Macedonia-Grecia Accordo “storico” Ma la piazza protesta
Sono stati 14 i feriti negli scontri al confine con lo Stato ex-jugoslavo Ora tocca a parlamenti e cittadini
Con la firma ieri di un accordo da tutti definito “storico”, Macedonia e Grecia hanno posto fine dopo 27 anni alla disputa sul nome del Paese ex jugoslavo, che si chiamerà d’ora in avanti “Repubblica di Macedonia del nord”. L’intesa - che dovrà essere ratificata dai rispettivi parlamenti, e in Macedonia anche da un referendum popolare in autunno oltre che con emendamenti alla costituzione - se da una parte elimina il blocco di Atene al cammino di Skopje verso Ue e Nato, dall’altra è tuttavia avversata duramente dalle opposizioni conservatrici e nazionaliste in entrambi i Paesi, dove quotidianamente si registrano manifestazioni di protesta, segnate spesso da incidenti e scontri con la polizia. Ieri sul versante greco del confine, a Pisoderi, ci sono stati 14 feriti.
L’accusa, analoga e speculare, è di aver fatto troppe concessioni all’altra parte. Lo stesso presidente macedone, il conservatore Gjorgje Ivanov, ha detto più volte che non intende firmare la relativa legge di ratifica del parlamento, sostenendo che l’accordo sul nome è anticostituzionale e dannoso per il Paese.
La cerimonia ufficiale di firma del documento sul nome e su un partenariato strategico fra Skopje e Atene, si è svolta ieri mattina a Psaridis, sul versante greco del lago di Prespa, al confine fra i due Paesi. Un luogo simbolico e che per i macedoni ha anche un significato storico perchè legato all’inizio della lotta partigiana di liberazione dal nazifascismo durante la seconda guerra mondiale. Successivamente le due delegazioni si sono spostate in battello a Oteshevo, sulla sponda macedone del lago di Prespa, dove un pranzo ufficiale ha siglato la nuova amicizia greco-macedone. A firmare l’accordo sono stati i due ministri degli esteri, il macedone Nikola Dimitrov e il greco Nikos Kotzias, alla presenza dei premier Zoran Zaev e Alexis Tsipras. In Grecia oltre il 70% della popolazione è contrario all’uso del termine “Macedonia” nel nuovo nome del Paese vicino.