Il Fatto Quotidiano

Ma quale Cr7, c’è Mandragora

- » PAOLO ZILIANI

A.A.A. Avviso urgente: attenzione, rischio spopolamen­to ai Mondiali di Russia! E le minacce dell’Isis non c’entrano, tranquilli. C’entra l’Italia. Pur essendo partiti con indiscusso appeal, i mondiali 2018 rischiano fin da ora di cedere il passo, mediaticam­ente parlando, all’irresistib­ile richiamo del calciomerc­ato made in Italy: e il fuggi fuggi di operatori e addetti ai lavori da Mosca a Milano è già cominciato perché al mondiale ci sono ottimi giocatori, è vero, ma fuoriclass­e come quelli che abbiamo qui in Italia nemmeno a parlarne.

NON CI CREDETE? Alzi la mano l’appassiona­to di pallone che in questi primi giorni di mondiale non abbia mai sentito nominare Golovin, la nuova stella del calcio russo. Nessuna mano alzata? Infatti. Il giorno della partita inaugurale, Russia-Arabia Saudita 5-0, del 22enne Golovin si è parlato come di una via di mezzo tra Di Stefano e Zidane e non c’è dubbio che il giovane centrocamp­ista del Cska Mosca possegga qualità immense. “Tutto il mondo vuole Golovin”, hanno titolato giornali e siti specializz­ati dopo la sontuosa “prima” del numero 17 russo. Ma qui, per l’appunto, casca l’asino. Sabato, e cioè due giorni fa, la Gazzetta dello Sport (ma avremmo po- tuto leggerlo su Tuttosport, sul Corriere dello Sport, sulle pagine sportive dei più importanti quotidiani d’informazio­ne e avremmo potuto sentirlo dire su Sky, Mediaset Premium, Sportitali­a e via elencando) la Gazzetta, dicevamo, a pagina 12 titolava a 9 colonne: “Boom Golovin: Juve in allerta” e dopo averci spiegato che “La trattativa entra nel vivo: ma si teme il rischio asta”, entrava nei dettagli dell’avviatissi­ma operazione: “Il Cska chiede 25 milioni, bianconeri fermi a 15 più bonus”. Ora, detto che la stessa Juve, per cedere uno scarto come Lemina al Southampto­n pretese e ricevette 17 milioni più 3 di bonus, qualche dubbio sulla quotazione al ribasso data a Golovin al lettore era venuta; poi però il suo sguardo è finito sull’articolo sotto e ogni mistero è stato spazzato via. “Pressing Monaco su Mandragora: pronti 20 milioni” urlava il ta- glio basso, anch’esso a 9 colonne, della rosea. E insomma, ricapitola­ndo: ai mondiali di Russia ci sarebbe questa nuova super stella in predicato di vestire dal prossimo agosto la maglia della Juventus, ossia Golovin, per il quale il club bianconero offre 15 milioni più bonus; mentre in Italia, su qualche spiaggia della costiera amalfitana (lui è nato a Napoli), si sta godendo le vacanze Rolando Mandragora, proprietà Juventus, che dopo aver giocato nel Crotone ed essere retrocesso dalla A alla B è pronto per essere ceduto al Monaco per 20 milioni: 5 più di Golovin, e questo vi dice tutto.

PERCHÉ se Golovin, nuovo astro del firmamento calcistico mondiale, vale 15 milioni, la domanda che sorge spontanea è: quale incommensu­rabile campione potrà mai essere Rolando Mandragora, 36 presenze e 2 gol nel Crotone, che di milioni ne vale già 20? E soprattutt­o: come ha fatto la nazionale azzurra a non qualificar­si al mondiale se i campioniss­imi li avevamo noi, da Mandragora a De Sciglio, da Rugani a Zappacosta, da Criscito a D’Ambrosio, da Bernardesc­hi a Zaza, mica scartine come Ramos e Marcelo, Kimmich e Hummels, Hazard e Leswandows­ki, Messi e Cristiano Ronaldo? Presto il mistero doloroso ci verrà svelato. È la stampa bellezza!

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Il fenomeno? Rolando Mandragora

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