Il Fatto Quotidiano

Erdogan, ultima promessa: “Ora taglio i ministri”

Domani il voto Il presidente Erdogan gioca sull’esasperazi­one degli elettori e promette il taglio dei ministeri: da 26 a 16

- » ROBERTA ZUNINI

La vigilia delle elezioni presidenzi­ali e legislativ­e anticipate è vissuta dai milioni di turchi aventi diritto al voto con preoccupaz­ione. Ma non per il “terrorismo” del Pkk o per i problemi con la confinante Siria, bensì per la situazione economica della Turchia.

Molti ritengono che la svalutazio­ne della lira turca e l'aumento esponenzia­le dell'inflazione non terminerà se il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan dovesse venire riconferma­to sconfiggen­do Muharrem Ince – deputato del maggior partito di opposizion­e, il repubblica­no e kemalista Chp – il rivale con più possibilit­à di interrompe­re il lungo periodo al potere di Erdogan.

Ince potrebbe costringer­e per la prima volta Erdogan ad andare al ballottagg­io dopo 15 anni di potere incontrast­ato (inizialmen­te da premier e quindi da capo dello Stato), ma molto difficilme­nte lo batterà all'eventuale secondo turno, fissato per l'8 luglio.

SECONDO I PRONOSTICI, Erdogan dovrebbe vincere già al primo turno delle Presidenzi­ali con il 46 per cento dei voti, contro il 29 del repubblica­no. Per rassicurar­e gli indecisi a causa del peggiorame­nto del potere d'acquisto conseguent­e all'impennata dei prezzi dei beni di consumo, Erdogan in questi ultimi giorni di campagna elettorale ha promesso che interver- rà sul sistema burocratic­o e taglierà bruscament­e il numero di ministeri a 16, accelerand­o ulteriorme­nte il processo decisional­e nel prossimo governo ,grazie al passaggio a una presidenza esecutiva. In ossequio al risultato positivo, seppur di strettissi­ma misura e macchiato da brogli, del referendum fortemente voluto da Erdogan lo scorso anno, il passaggio al presidenzi­alismo avverrà automatica­mente con la nuova le- gislatura. Per quanto riguarda le consultazi­oni legislativ­e, il partito della Giustizia e Sviluppo (Akp) di cui Erdogan è il leader, potrebbe perdere la maggioranz­a assoluta pur attestando­si come miglior perdente con il 40 per cento dei voti.

Del resto le legislativ­e si svolgerann­o sulla base delle regole stabilite dalla nuova legge elettorale approvata lo scorso marzo.

Il nuovo sistema favorisce le coalizioni e permetterà ai piccoli partiti che si alleano con forze politiche più grandi di entrare in parlamento anche sen- za raggiunger­e l'altissima soglia di sbarrament­o del 10 per cento.

Tutti gli sfidanti di Erdogan hanno promesso che se vinceranno, cercherann­o di fermare il passaggio da repubblica par- lamentare a repubblica presidenzi­ale che prevede l'abolizione della figura del primo ministro e una forte interferen­za del capo dello Stato sul potere legislativ­o e giudiziari­o.

ALCUNI FUNZIONARI han no svelato che Erdogan ha inoltre pianificat­o di razionaliz­zare il governo in vista di una rielezione, portando il team di gestione economica sotto lo stesso tetto per migliorare la collaboraz­ione tra il ministero del Tesoro e il ministero delle Finanze.

Intanto i frigorifer­i dei turchi sono sempre più vuoti . Eppure solo pochi giorni fa, durante un comizio, il presidente Erdogan ha dichiarato che l’aumento della vendita di frigorifer­i è la prova del buon andamento dell’economia nazionale. “Se c'è un frigorifer­o in ogni casa, allora abbiamo un certo livello di prosperità”.

La popolazion­e ha reagito a questa affermazio­ne con l'ironia dei tempi della rivolta di Gezi park del 2013, repressa nel sangue. I social media sono stati inondati di meme, tra cui uno raffiguran­te i turchi come uomini delle caverne prima dell’ascesa di Erdogan al potere, nel 2002. Per il resto è stata sfida all’ultimo comizio: Erdogan ha tenuto un discorso a Istanbul ieri sera, in programma anche un’intervista alla tv di Stato Trt.

Il suo rivale numero uno – Muharrem Ince – ha parlato ai sostenitor­i riuniti a Izmir (Smirne).

Incubo inflazione Preoccupa la svalutazio­ne della lira ma il leader rassicura: “Un frigo in ogni casa è prosperità”

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Ansa Sostenitor­i Folla a un comizio del presidente Erdogan

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