Le novità rilevanti
LICENZIAMENTI. Fino a 3 anni di indennità per i lavoratori licenziati “ingiustamente”, passando da massimo 24 mesi a massimo 36 mesi
CONTRATTI A TERMINE. Il limite massimo si riduce da 36 a 24 mesi e ogni rinnovo a partire dal secondo avrà un costo contributivo crescente dello 0,5%. Ridotte da 5 a 4 le possibili proroghe.
CAUSALI. Tornano per i contratti più lunghi di 12 mesi o dal primo rinnovo in poi. Arrivano tre categorie di causali, esigenze temporanee e oggettive, connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, o relative a picchi di attività stagionali. Le nuove regole valgono anche per i contratti a tempo determinato in somministrazione (non vengono cancellati quelli in somministrazione a tempo indeterminato). Salta invece il conteggio di questa ultima tipologia nei limiti del 20% previsto per contingentare le assunzioni a termine.
DELOCALIZZAZIONE. Alle aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato che delocalizzano le attività prima di 5 anni dalla fine degli investimenti agevolati arriveranno sanzioni da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto. Anche il beneficio andrà restituito con interessi maggiorati fino al 5%
OCCUPAZIONE. Nel caso la concessione di aiuti di Stato preveda una valutazione dell’impatto occupazionale, i benefici vengono revocati in tutto o in parte a chi taglia lavoro nei successivi 5 anni