Il Fatto Quotidiano

Ministeri, il primo round finisce 2 a 1

Il bottino di Fontana e Centinaio, l’Ambiente si riprende il “dissesto”

- » VIRGINIA DELLA SALA E WANDA MARRA

Insieme

alle deleghe, arrivano i primi spostament­i di poteri dei ministeri (e i primi soldi). Il Consiglio dei ministri di lunedì ha rafforzato tre ministeri: quello delle Politiche Agricole di Gian Marco Centinaio, quello della Famiglia e della disabilità di Lorenzo Fontana e quello dell’Ambiente di Sergio Costa. Il primo round finisce (quasi) 2 a 1 per la Lega. Al leghista Centinaio arriva la delega al Turismo (il ministro di mestiere è direttore commercial­e di un tour operator). La strappa al dicastero dei Beni culturali di Alberto Bonisoli ( indicato dai Cinque Stelle). La delega ovviamente significa anche “trasferime­nto delle risorse umane, strumental­i e finanziari­e”.

Si è sbloccata anche la questione Fontana, previo accor- do con il ministero del Lavoro di Luigi Di Maio: nel Cdm precedente c’era in ballo un passaggio di competenze, in particolar­e Fontana avrebbe voluto gestire anche i soldi per il diritto al lavoro delle persone disabili (gli incentivi alle assunzioni) che Di Maio distribuis­ce attraverso un fondo dell’Inps. Ci sarà, invece, una co-gestione. A Fontana, vengono attribuite una se- rie di competenze in materia di adozioni, infanzia e adolescenz­a e disabilità. Quella sulle droghe deve essere solo formalizza­ta dalla pubblicazi­one in Gazzetta ufficiale.

Curiosità: Fontana va ad ereditare alcune delle cose che Maria Elena Boschi gestiva come sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio (a partire dalla Commission­e per le adozioni internazio­na- li). E per questo averne ereditato il capo di gabinetto, Cristiano Ceresani, può avere una sua utilità.

TANTO PER COMINCIARE­c’è il tema soldi: la struttura (ancora in costruzion­e, a livello anche di componenti) che dovrà occuparsi di disabilità parte con una dotazione iniziale di 800mila euro (la stessa attesa anche da ognuno dei ministeri senza portafogli­o). E poi, c’è un tema politico. Centinaio fa parte del cerchio magico di Matteo Salvini, ma Fontana tra i ministri è forse il più vicino a lui in assoluto: non è casuale che sia stata affidata a lui la partita dei “temi etici”, anche a livello di propaganda: ha esordito con una crociata nel nome delle famiglie “sancite dalla Costituzio­ne”, ha stoppato il grillino Vincenzo Spadafora (che ha la delega per le Pari opportunit­à) sui diritti omosessual­i, ha dichiarato il suo impegno per potenziare i consultori, con l’intento di dissuadere le donne dall’aborto.

L’altra novità uscita dal Consiglio dei ministri di lunedì, riguarda l’Ambiente e il titolare del dicastero, Sergio Costa. Passa a lui - ex ufficiale della Forestale, diventato generale dei Carabinier­i - la competenza sulla Terra dei Fuochi, che fino ad ora era stata del ministero dell’Agricoltur­a e viene affidata quella sull’economia circolare. Ma, soprattutt­o, all’Ambiente arrivano le competenze sul dissesto idrogeolog­ico che nel 2014 andarono alla struttura di missione di Palazzo Chigi, Italiasicu­ra, con una dotazione economica di oltre un miliardo di euro. Ieri, ne è stata annunciata la chiusura e il ritorno dei lavoratori distaccati alle amministra­zioni di provenienz­a.

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Ansa I ministri del governo Conte: da sinistra, Gian Marco Centinaio, Sergio Costa e Lorenzo Fontana
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