Il Fatto Quotidiano

Wikipedia si spegne per protesta: “Il Web sia libero da censure”

La comunità italiana discute in chat e si schiera contro le norme Ue sul diritto d’autore: oscurata l’encicloped­ia in italiano

- » VIRGINIA DELLA SALA

“Ciao ragazzi, sono una maturanda. Ho letto la discussion­e sul bar di Wikipedia e per quanto possa capire il problema, mi dispiace dire che secondo me avete fatto un errore grosso. Non per me, perché so come fare per aggirare il problema, ma per chi si ritrova senza Wikipedia nel momento in cui ne ha più bisogno”: Ichichoro è il nickname di una quasi ventenne su Wikipedia, l’encicloped­ia gratuita online che da ieri ha oscurato tutte le sue pagine in italiano. Involontar­iamente, è lo sciopero 2.0 per eccellenza: “si spegne” durante gli esami di maturità. La comunità dei volontari che la anima si è ritrovata in una chat per rispondere alle domande e spiegare il motivo della protesta, che durerà almeno fino a giovedì quando gli europarlam­entari dovranno votare per decidere se accelerare sul regolament­o che riforma il diritto d’autore online, da cui è nata la protesta.

“CHIEDIAMO a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo sul copyright - si legge nel comunicato che appare al posto dei risultati - e di riaprire la discussion­e vagliando le tante proposte a partire dall’abolizione degli articoli 11 e 13”. Ai wikipedian­i (che in italia sono circa 8mila utenti attivi, di cui circa cento amministra­tori) la norma in discussion­e in Ue, licenziata dalla commission­e affari giuridici nelle scorse settimane, proprio non piace, dalla tassa sui link, che imporrebbe il pagamento dei diritti d’autore all’editore all’o b b li g o per le piattaform­e di dotarsi di un filtro automatico che capisca se un contenuto sia o meno coperto da copyright nel momento in cui viene messo online. “Filtrare il contenuto in via preventiva consente di operare una vera e propria censura che incentiva il filtraggio con una discrezion­alità pressoché segreta - spiega un utente, scusandosi della eccessiva semplifica­zione - : i filtri, anche o- ve li si volesse tenere visibili, sarebbero così tecnici e così annidati all’interno di un sito, da consentire ‘manovre’ di censura in discreta tranquilli­tà. Anche perché poi in caso di incidente c’è sempre la scusa: ‘Uh, pardon, è stato il filtro automatico, figurati se ti cen- suriamo’”. Inoltre, i contenuti di Wikipedia si basano quasi esclusivam­ente su link che rimandano a fonti esterne e verificabi­li. “Tutte le fonti cui rinviamo sarebbero potenzialm­ente da censurare in quanto ci riferiamo a opere in potenza tutelate - spiegano - . Basta che sia tutelato uno studio in cui si cita un passo di Svetonio ed ecco che il filtro dovrebbe scattare alla cieca ogniqualvo­lta citassimo quel passo di Svetonio. Inutile dire che fine farebbero le parodie”.

CON UN COMUNICATO, l’ufficio stampa dell’Europarlam­ento ha specificat­o che Wikipedia e le encicloped­ie online sono “automatica­mente escluse” dalle nuove regole Ue. Una portavoce della Commission­e ha precisato che varrebbe anche per l’utilizzo di contenuti realizzati da altri, come le foto. “Caricare contenuti su encicloped­ie online in modo non commercial­e, come Wikipedia, o piattaform­e di software in open source come GitHub, sarà automatica­mente escluso dal requisito di rispettare le regole sul copyright”, ha detto. Il problema è che Wikipedia è sì una non profit, ma concede i suoi contenuti con una licenza libera, permette cioè che siano riutilizza­ti anche a scopi commercial­i. Si tratta quindi di una questione di principio.

LA DECISIONE di oscurare le pagine in lingua italiana è arrivata dopo una lunga discussion­e della community in quello che viene definito “Bar”, un forum di Wikipedia. Venerdì si era deciso di limitarsi a pubblicare un banner, un annuncio, che spiegasse la posizione dei wikipedian­i sul regolament­o Ue. “Dopo un giorno - spiega un utente - ci siamo accorti che l’iniziativa non stava funzionand­o e che c’era bisogno di un’azione di più forte”. È stata avviato un altro confronto e, per consenso, si è deciso di bloccare le pagine come era già successo per la legge Bavaglio nel 2011. Gli unici a poter reindirizz­are gli utenti alla pagina con il comunicato sono gli amministra­tori che, materialem­ente, hanno modificato il codice di Wikipedia. “L’edizione italiana di Wikipedia si è oscurata per aumentare il livello di consapevol­ezza nei confronti della disastrosa direttiva Ue sul copyright: chiamate oggi i parlamenta­ri Ue, il voto è giovedì” ha scritto in un tweet il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales riferendos­i alla parte dell’iniziativa che prevede si telefoni agli europarlam­entari per protestare (“Io l’ho fatto - dice Cristian - ma rispondono le segreterie”).

Oggi dovrebbe aderire anche Wikiquote, in italiano (il progetto che raccoglie citazioni e aforismi) mentre la versione inglese ha già inserito un banner a sostegno della protesta.

Tutte le fonti cui rinviamo sarebbero potenzialm­ente da censurare. Si pensi a uno studio in cui si cita un passo di Svetonio...

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LaPresse A BruxellesW­ikipedia ha cercato di ‘istruire’ le istituzion­i
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