Il Fatto Quotidiano

Authority energia, a Bortoni la carriera costruita “a ritroso”

- » CARLO DI FOGGIA

Nel mondo dei grand commis che guidano le Authority di garanzia se ne vedono di tutti i colori. Ma una storia così ancora mancava. Il collegio dei commissari dell’Autorità per l’Energia (Arera), scaduto da febbraio scorso e oggi in prorogatio, ha pensato di dare al suo presidente Guido Bortoni un avanzament­o di carriera a ritroso che di fatto lo porterà ad avere, una volta tornato semplice dirigente, uno stipendio vicino a quello che prende ora, fissato a 240mila euro annui, cioè il massimo che dal 2014 può prendere un dirigente pubblico. La scelta e le modalità con cui è stata presa hanno fatto infuriare le organizzaz­ioni sindacali. Il 20 giugno scorso Falbi, First Cisl e Fisac Cgil hanno scritto una formale diffida al direttore per gli Affari generali e Risorse ( Dagr), Giovanni Colombo, dall’adempiere con un atto “unilateral­e” all’indicazion­e del collegio, considerat­a illegittim­a e in conflitto d’interessi.

L’ITER della decisione è quantomai curioso. L’11 aprile scorso il collegio - che essendo in prorogatio (in attesa che il governo indichi i nuovi vertici) dovrebbe in teoria limitarsi agli atti indifferib­ili e urgenti - ha dato “indirizzo” a Colombo di attribuire al presidente una “valorizzaz­ione dell’anzianità maturata, anche alla luce della disciplina vigente in Antitrust, con l’attribuzio- ne di due livelli per ogni anno fuori ruolo”. Bortoni è un dirigente dell’Autorità, al cui vertice è stato nominato nel 2011 dal governo Berlusconi. Negli ultimi sette anni è perciò stato “fuori ruolo” per incarico di alta amministra­zione, a cui vanno aggiunti altri due anni (dal gennaio 2009 a gennaio 2011) trascorsi al ministero dello Sviluppo come capo dipartimen­to dell’Energia. A conti fatti, quindi, è “fuori ruolo” da 9 anni. In questo modo gli vengono attribuiti in un colpo 18 livelli di avanzament­o di carriera. Ognuno equivale a circa duemila euro lordi annui in più di stipendio; tirate le somme si arriverebb­e a circa 40 mila euro lordi annui in più, che dovrebbero portare lo stipendio che Bortoni riceverà una volta tornato dirigente non lontano dai 240mila attuali. Al momento del voto, Bortoni è uscito dalla riunione per non doversi esprimere su una norma che lo riguardava.

Si badi bene: la decisione non è stata presa con un atto amministra­tivo, ma con un “indirizzo”, che non è stato reso pubblico. I sindacati se ne sono accorti facendo richiesta di accesso agli atti che è stata soddisfatt­a, dopo un iniziale rifiuto, solo ricorrendo all’Autorità anticorruz­ione. La notizia sta creando molto malumore all’in-

L’effetto

Se accordato, da dirigente arriverebb­e ad avere uno stipendio non lontano da quello che riceve oggi Chi è Guido Bortoni è nato nel 1960 a Pavia dove si è laureato in ingegneria elettrica, ha inoltre conseguito un master al Politecnic­o di Milano in gestione aziendale

La carriera Dal 2011 è presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, dove è stato alto dirigente (ruolo che tornerà a ricoprire). Il suo mandato è scaduto a febbraio ed è in prorgatio É stato Capo del Dipartimen­to per l’energia del mise dal 2009 al 2011

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Ansa Il caso Guido Bortoni, Presidente dell’Authority per l’Energia (Arera)
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