L’intellettuale pro Trump che denuncia il maccartismo liberal
Dershowitz e le vacanze poco vip: “Non mi invitano più alle cene”
Duesettimane fa il magazine Politico aveva dedicato ad Alan Dershowitz, 79 anni, docente di Harvard e commentatore della Fox, un articolo dal titolo: What Hap
pened to Alan Dershowitz?. Ovvero, “come un professore liberale di Harvard è diventato il difensore più agguerrito di Trump in televisione, spaventando i suoi amici”. La maggior parte degli intellettuali condanna la politica del presidente repubblicano, invece Dershowitz sta dalla sua parte e in qualità di sostenitore del pensiero del tycoon - come ricorda Po li t ic o -è stato anche a un dibattito pubblico a New York nel club Village Underground; ad opporsi al professore c’erano un ex agente dell’Fbi e un redattore del Natio
nal Review; argomento, il Russiagate che il docente ritiene una inchiesta pericolosa per il sistema americano. Ora Dershowitz si sente abbandonato tanto da denunciare una forma di maccartismo - la caccia negli anni cinquanta al ‘comunista’ da mettere all’indice - anche nei luoghi esclusivi come Marthàs Vineyard, al largo di Cape Cod (Massachusetts) che ogni estate è fra i luoghi preferiti di magnati e radical chic.
DERSHOWITZ
ha detto che i suoi vecchi amici “lo hanno messo al bando”. In un articolo pubblicato da The Hillha scritto: “Non avrei mai pensato di vedere il maccartismo arrivare a Marthàs Vineyard, ma è successo”. Dershowitz ha citato il caso di un altro docente di una università prestigiosa che ha giurato di non accettare inviti a cene che prevedano la sua presenza: “Lui e altri hanno chiesto di essere avvertiti, in modo da non incontrare né me, né le mie idee”. A proposito di caccia alle streghe, è proprio questo che il docente pensa del Russiagate, anche se ritiene che Trump non dovrebbe licenziare il procuratore Mueller. In questo, forse, resta qualche traccia del vecchio prof liberale.