Il Fatto Quotidiano

Bentornati difensori delle toghe assalite (peccato non averli sentiti su Consip&C.)

E Csm contro gli attacchi di Salvini a pm genovesi e Cassazione

- » ANTONELLA MASCALI

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini nonché leader della Lega agisce “contro la Costituzio­ne”.

La Giunta dell’Anm reagisce con nettezza alle dichiarazi­oni di Salvini contro la Cassazione, che ha dato ragione alla Procura di Genova sul sequestro dei soldi alla Lega. “Un attacco alla democrazia”, aveva detto mercoledì Salvini. E ieri l’Anm ha ribadito che “i magistrati non adottano provvedime­nti che costituisc­ono attacco alla democrazia né perseguono fini politici” e invocare “un possibile intervento” del presidente Mattarella “risulta essere fuori dal perimetro costituzio­nale”.

L’Anm, presieduta da Francesco Minisci, rigetta “ogni tentativo di offuscare l’imparziali­tà dei magistrati, principio costituzio­nale a difesa del quale continuerà a svolgere la propria azione, auspicando che chiunque eserciti funzioni pubbliche abbia a cuore gli stessi fondamenta­li principi”.

Ma per Salvini “è bizzarro che non possa andare a parlare” con Mattarella “garante della Costituzio­ne”.

Al ministro dell’Interno sembra sfuggire il concetto della separazion­e dei poteri. La sua aggression­e ai giudici e la sua pretesa di andare al Quirinale comprensib­ilmente hanno fatto reagire l’Anm. E pure il Csm che dopo le esternazio­ni di Salvini, che ricordano Berlusconi (e d’altronde il Carroccio ha votato tutte le leggi “ad personam”) ha fatto filtrare che quelle parole sono “inaccettab­ili ”. Ora alCsm dovrebbe essere aperta una pratica a tutela dei magistrati sotto attacco.

NON SEMPRE la reazione del Consiglio è stata così lineare. Prendiamo l’inchiesta più incandesce­nte degli ultimi tempi: quella su Consip.

I pm napoletani Henry John Woodcock e Celeste Carrano sono stati accusati di indagare a fini politici.

“Lo scandalo Consip è nato per colpire me – disse Renzi – e credo che colpirà chi ha falsificat­o le prove per colpire il presidente del Consiglio”. E giù con le dichiarazi­oni di “complotto” di esponenti di punta del Pd, ma non solo. Di fronte a un’accusa gravissima per un magistrato, ovvero di perseguire un fine politico, ci si sarebbe potuti aspettare dal Csm una difesa dell’indipenden­za della magistratu­ra. Invece è stata aperta in Prima commission­e una pratica (pendente) che potrebbe far rischiare ai pm partenopei un trasferime­nto per incompatib­ilità ambientale o funzionale.

Se è comprensib­ile che non abbiano chiesto un provvedime­nto a tutela i togati del di-

Indipenden­za Dalla Trattativa a Woodcock: quanti silenzi Ora sembrano tornati i tempi dei processi a B.

stretto di Napoli, per opportunit­à, è meno semplice comprender­e il silenzio degli altri, con l’eccezione di Piergiorgi­o Morosini che ha chiesto l’apertura pratica a tutela per il “carattere gravemente destabiliz­zante delle aggression­i verbali e della attività di delegittim­azione preventiva” dell’inchiesta. Ed è pure agli sgoccioli, com’è noto, il procedimen­to disciplina­re a carico di Woodcock e Carrano. A presiedere il collegio è il vicepresid­ente del Csm Giovanni Legnini. L’anno scorso si lasciò andare a un commento sul caso Consip inopportun­o per il suo ruolo: “Mi sembra evidente che a Napoli qualcosa non sia andato, tanto che Roma in- daga su una presunta falsificaz­ione di un’informativ­a da parte di un ufficiale di polizia giudiziari­a e sulla fuga di notizie coperte da segreto (Woodcock archiviato, ndr)”.

PER NON PARLARE dei tempi del capo dello Stato Napolitano. Nel 2012, i pm dell’inchiesta a Palermo sulla trattativa Stato-mafia vennero definiti “eversivi”. Anche in quel caso non erano legittime opinioni su un’indagine, ma gravissime accuse. Non ci fu, però, una parola di difesa né dell’Anm né del Csm. Ora sembrano tornati i vecchi tempi quando di fronte alle bordate, quelle sì eversive, dei “berluscone­s”, si alzava uno scudo a tutela dell’autonomia della magistratu­ra. Forse d’ora in avanti la difesa di questo principio sacrosanto varrà sempre e per tutti.

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Ansa “Toni inaccettab­ili” L’altroieri il Csm ha duramente risposto alle accuse di Matteo Salvini ai pm

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