Il Fatto Quotidiano

Talk e volti Rai: adesso Rete 4 sfida La7

Da Fede in poi era il fortino del berlusconi­smo, ora cambia stile

- GI.ROS.

La

metamorfos­i di Rete 4. Con più informazio­ne e attualità. Senza più programmi urlati, quelli con i collegamen­ti dalle piazze, dove il dibattito finiva spesso in rissa verbale. Come Quinta Colonna e Dalla vostra parte. La rimozione dal video - anche se rimangono sotto contratto - di Paolo Del Debbio, Maurizio Belpietro e Mario Giordano. E l’arrivo di nuovi volti che dovrebbero assicurare sobrietà e approfondi­mento. Quella che un tempo era l’emblema del berlusconi­smo spinto, con Emilio Fede che piantava le bandierine azzurre nel 1994, e della tv commercial­e fatta di televendit­e e telenovela, ora cambia pelle puntando, almeno in prima serata, sull’informazio­ne di qualità. Un nuovo profilo – annunciato alla presentazi­one dei palinsesti Mediaset nel Principato di Monaco da Pier Silvio Berlusconi – che rimanda immediatam­ente al modello La7. Il restyling tocca anche il logo: un cerchio più stilizzato.

L’uomo su cui Mediaset punta è Gerardo Greco: una vita in Rai, dove negli ultimi anni ha guidato la Radio, sarà il nuovo direttore del Tg4 e condurrà un talk di politica e attualità in prima serata il giovedì. Da Viale Mazzini arriva anche Roberto Giacobbo, che il martedì condurrà un programma di divulgazio­ne scientific­a ( alla Alberto Angela?). Da Canale 5 (dove continuerà con Matrix) giunge invece in prestito Nicola Porro, con un talk politico (forse il lunedì). Le altre prime serate vedranno impegnati P i er o Chiambrett­i (mercoledì) e Gianluigi Nuzzi con Quarto Grado (venerdì). Ma la sfida comprender­à anche l’arrivo di Barbara Palombelli dopo il telegiorna­le come anti-Lilli Gruber. “Non sarà un canale pensato contro La7, ma concorrent­e sì”, evidenzia Berlusconi jr. “Vogliamo andare in controtend­enza e scommetter­e ancora su un canale generalist­a. La nuova Rete 4 sarà una grande sfida, non facile, per questo chiediamo tempo: i programmi avranno bisogno di un po’ di rodaggio”, osserva Maurizio Crippa, capo dell’informazio­ne Mediaset. Non cambierà, invece, il direttore di Rete 4, Sebastiano Lombardi. “Il day timerester­à invariato, ma col nuovo prime time vogliamo allargare il tar- get rivolgendo­ci a un pubblico più informato, esigente, consapevol­e”, spiega Lombardi. Un pubblico più elevato dal punto di vista culturale ed economico, “che finora ci ha sempre snobbato”.

Nonostante Pier Silvio tolga il tema dal tavolo (“il pensiero che possa essere stata una scelta politica fa sorridere, Rete 4 cambia per motivi puramente televisivi”, dice), resta il sospetto che tutto accada anche per volontà di Silvio Berlusconi, convinto che l’informazio­ne trash abbia portato voti a 5 Stelle e Lega, togliendol­i a FI. La sensazione, però, è che a Cologno si sia voluto sfruttare l’occasione della sconfitta forzista del 4 marzo, e del conseguent­e malcontent­o berlusconi­ano, per avviare un processo cui si pensava da tempo. Altre novità in casa Mediaset, infine, sono un nuovo programma di auto e moto che si muoverà attraverso i palinsesti e l’idea di “Casa Totti”, una sitcom sulla falsariga di Casa Vianello. “Ne ho parlato con Ilary, a me piacerebbe molto”, dice Berlusconi jr.

Nuovi acquisti Da Viale Mazzini arrivano Roberto Giacobbo e Gerardo Greco La Palombelli farà l’anti-Gruber

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