Palizzi, voucher per lavori inesistenti: arrestati il sindaco e due consiglieri comunali
▶PERVENERDÌ mattina 1.000 euro contanti e domani gli assegni x favore e poi fammi le fatture prima che vengono a chiedermele”. Come i boss della ‘ndrangheta anche gli amministratori di Palizzi utilizzavano i pizzini per programmare i prelievi dalle casse del piccolo Comune in provincia di Reggio Calabria. I carabinieri li hanno trovati nel 2016 a casa dell’ex assessore al bilancio Davide Plutino. Dopo essere stato indagato per i soldi dell’ente utilizzati per giocare al videopoker, Plutino ha spiegato ai pm cosa succedeva nel Comune di Palizzi dove ieri il sindaco Arturo Walter Scerbo è finito ai domiciliari assieme ad altri due consiglieri di maggioranza, uno dei quali ancora irreperibile. È stato accompagnato in carcere, invece, il titolare di una tabaccheria Luigi Palumbo. Nell’inchiesta “Affare comune”, inoltre, sono indagate altre 21 persone. Le accuse contestate dalla Procura di Locri vanno dall’abuso d’ufficio al peculato, dalla concussione alla corruzione fino alla tentata truffa ai danni dello Stato. Il Comune di Palizzi era diventato una sorta di bancomat dal quale sono scomparsi 340 mila euro: “Voucher lavoro” per prestazioni fantasma, missioni e trasferte inesistenti ma regolarmente pagate agli amministratori comunali che, secondo il gip, hanno tenuto un “comportamento oltremodo spregiudicato” e finalizzato ad un “arricchimento personale”.
SINDACO, ex assessori e consiglieri. Tutti facevano business e così, per esempio, sono spariti oltre 83 mila euro di fondi europei destinati al progetto “Life Caretta” per il soccorso e il recupero delle tartarughe marine. All’“Ostello della gioventù”, dove erano ospitati 100 migranti, invece, il servizio mensa era stato affidato al ristorante di uno dei consiglieri arrestati mentre le fatture gonfiate e il personale non pagato servivano a chiedere alla prefettura un contributo di 105 mila euro.