JuicePlus: “Siamo social ma seguiamo la legge”
I nostri “incaricati” remunerati ottemperando a tutti gli obblighi fiscali
Spettabile Direttore, Le scrivo in nome e per conto della società The Juice PLUS+ Company Italy S.r.l. (la “Società”) con riferimento ad un articolo apparso sul vostro giornale lunedì 7 luglio c.a. con richiamo in prima pagina.
L’articolista Dott. ssa Sevaggia Lucarelli, facendo riferimento proprio al marchio delle Società già nel titolo di apertura, afferma senza mezzi termini: “Juice plus il marchio di beveroni invade il Social – marketing - FB, tutti rincretiniti e truffati”. E nell’articolo rincara la dose affermando, facendo riferimento ai sistemi di vendita porta a porta “… la storia si è evoluta ed è nata Juice Plus che usa i social per espandersi rincretinendo le Cristine sparse per il mondo ovviamente, guadagnare un sacco di soldi spillandoli a chi vuole dimagrire”. (...)
Vengono dunque espressi giudizi non certo lusinghieri su alcuni incaricati alle vendite della Società “… un orda di casalinghe che si improvvisano nutrizioniste un’orda di invasati che si fomentano reciprocamente a meeting motivazionali”.
L’articolista peraltro si scaglia contro la Società riportando che le provvigioni agli incaricati sarebbero pagati da una società svizzera e che que st’ultima non richiederebbe alcuna fattura o documento contabile! Dulcis in fundo, l’articolista afferma che il sistema di vendita della Società è un meccanismo piramidale.
Sul punto occorre svolgere le seguenti precisazioni.
The Juice PLUS+ Company, società di matrice statunitense che opera da 40 anni, ha la propria sede centrale europea a Basilea. Tale sede è responsabile del coordinamen- to delle attività del gruppo in tutti i paesi europei. In Italia, The Juice Plus + Company opera tramite la propria controllata The Juice PLUS+ Company Italy S.r.l. con uffici a Vimercate (MB). La filiale italiana gestisce l’attività nazionale ed è responsabile, tra le altre attività, del pagamento delle commissioni per tutti gli incaricati alle vendite (“In- caricati”) che operano sul territorio nazionale. A tale riguardo va rilevato che Società opera nel rispetto della normativa fiscale italiana, ottemperando regolarmente a tutti gli oneri fiscali, contributi e previdenziali. È dunque falso quanto affermato dall’articolista secondo cui ci sarebbe del nero. The Juice Plus + Company non remunera in al- cun modo il mero reclutamento di nuovi incaricati alla vendita, ma riconosce delle commissioni esclusivamente sul volume di vendite generato presso clienti che utilizzano i prodotti. È dunque falso che Juice plus adotti un sistema di tipo piramidale.
Riteniamo che siano del tutto fuorvianti e capziose le affermazioni riferite agli incaricarti della Società (150.000 incaricati alle vendite presenti a livello mondiale, e più di 25.000 in Italia), riportando alcune affermazioni e fatti episodici ed occasionali, bollando tutte queste persone come invasati o come da povere casalinghe che si scoprono nutrizioniste.
La Società adotta un rigido Codice di Condotta interno che definisce gli standard di comportamento ai quali gli Incaricati alle vendite devono attenersi.
Troviamo infine del tutto discutibile l’attacco dell’articolista ai nostri prodotti, che riteniamo oltre ad essere buoni ed efficaci, sono commercializzati nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale anche in tema di claim nutrizionali. I nostri prodotti sono regolarmente registrati in Italia e conformi alle severe regole prescritte per gli integratori alimentari nelle diverse normative nazionali ed europee.
Tutto ciò premesso, rileviamo come la diffusione dell’articolo sta ingiustamente ledendo in maniera gravissima la reputazione della Società. Da rilevare come l’articolo, diffuso dall’articolista usando i social media, sta avendo un impatto economico gravissimo sull’attività della Società, danno quantificabile in almeno 350.000 Euro di fatturato giornaliero solo per l’attività italiana della Società.