Matteo al Colle, pm (e Bankitalia) alla Sparkasse
Nell’incontro “cordiale” con Mattarella solo un accenno ai 49 milioni e ai problemi giudiziari della Lega: “Abbiamo parlato di Viminale e futuro”
La monumentale propaganda salviniana stavolta ha partorito davvero il proverbiale topolino. L’appuntamento al Quirinale con Sergio Mattarella si è risolto in una conversazione “molto cordiale” e “costruttiva” che è durata appena mezz’ora e non ha contribuito a mitigare l’angoscia leghista per i 49 milioni sequestrati dalla magistratura. Per giorni Matteo Salvini aveva insistito sull’ “emergenza democratica” causata dalle toghe genovesi e dalla pronuncia della Cassazione: “Sarà Mattarella a decidere se ci sono in ballo la libertà di espressione e la democrazia o se è tutto normale”. Dal Quirinale avevano assicurato invece che nell’incontro col ministro dell’Interno non si sarebbe parlato di giustizia, ma di questioni inerenti al Viminale. Così è stato.
Salito al Colle a mezzogiorno e ridisceso trenta minuti più tardi, Salvini e il suo staff hanno glissato sui dettagli della conversazione, limitandosi a rimarcarne i toni cordiali e “c ostruttivi”. “L’incontro con il presidente Mattarella è stato utile ad entrambi e proiettato verso il futuro”, ha detto il capo della Lega. Si è effettivamente parlato dell’attività del ministero: immigrazione, sicurezza, terrorismo, confisca dei beni dei mafiosi e Libia. Solo un accen- no da parte di Salvini alla questione dei soldi leghisti confiscati dopo le condanne per truffa di Umberto Bossi e Francesco Belsito. Mattarella si sarebbe limitato ad ascoltare.
Sul tema, peraltro, le preoccupazioni del vicepremier sono destinate a crescere. I pubblici ministeri genovesi che hanno mandato di cercare “ovunque e presso chiunque” (parole della Cassazione) i 49 milioni della Lega, stanno per essere affiancati dalla Banca d’Italia. I pm hanno nominato come consulenti gli ispettori della Uif, Unità di informazione finanziaria, per verificare se ci sia stato un trasferimento all’estero dei fondi del partito, e in particolare ricostruire se i soldi spostati in un fondo fiduciario lussemburghese dalla banca Sparkasse siano riconducibili o meno al Carroccio.
L’indagine
La Procura di Genova coinvolge gli ispettori di Bankitalia nella ricerca dei fondi spariti