Il Milan saluta Mr. Li e passa agli americani del megafondo Elliott
Il finanziere cinese non rimborsa i 32 milioni al fondo Usa, che avvia la procedura per prendere il controllo della società. Ci sarà un aumento di capitale e la vendita del club
Tempo
scaduto. Fallito ogni tentativo di trovare un acquirente, il presidente del Milan Yonghong Li non è riuscito a restituire a Elliott i 32 milioni di euro dell’ultimo aumento di capitale e adesso la proprietà della lussemburghese Rossoneri Lux, che controlla i rossoneri, passerà al fondo americano.
ELLIOTT potrà avviare nuove trattative per la cessione della società, tenendo conto che lo scorso anno Fininvest valutò il club circa 500 milioni e che il passaggio di consegne fu possibile proprio grazie al prestito da 300 milioni che il fondo concesse a Li. Fondo che, in cambio, ottenne in pegno la società: con Li che non ha rispettato le scadenze per restituire il prestito, adesso diventerà a tutti gli effetti il proprietario del Milan.
Cosa aspettarsi dal fondo attivista? Ieri la squadra di Rino Gattuso si è ritrovata a Milanello per l’inizio del raduno, ma la testa, più che in campo, è alle vicende societarie. Due settimane fa era arrivata l’esclusione dalle coppe europee da parte dell’Uefa e ora ecco l’abbandono di Li. Elliott, forte delle condizioni scritte nello statuto della Rossoneri Lux, ha già provveduto a nominare tre suoi consiglieri e potrà esercitare i diritti di voto in assemblea al posto del debitore (Mr Li), decidendo in maniera autonoma sull’eventuale cessione della società.
In pole, in caso di asta, ci sarebbe Thomas Ricketts, imprenditore americano proprietario della squadra di baseball Chicago Cubs che nelle settimane scorse era uscito allo scoperto dichiarandosi “interessato a diventare stakeholder di controllo n e ll ’ Ac Milan”. Ma sullo sfondo resta anche Rocco Commisso, uomo d’affari italoamericano attivo nelle telecomunicazioni e presidente dei New York Cosmos. A lui si era rivolto Li nella speranza di trovare acquirenti, ma le trattative si erano fermate a pochi metri dall’arrivo.
Ma ora che al tavolo siederà Elliott po- trebbe tornare in gioco anche il miliardario russo Dmitrij Rybolovlev, attuale proprietario del Monaco, l’ultimo in ordine di tempo a dire no a Li lo scorso fine settimana.
IN OGNI CASO, entro le prossime 48 ore il fondo di Paul Singer dovrebbe completare le pratiche di escussione del pegno, ottenendo anche dal punto formale la proprietà del Milan. Poi il consiglio d’amministrazione - dove già erano presenti uomini di fiducia di Elliott, come l’ex amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni - approverà un aumento di capitale. Circa 150 milioni che porterebbero aria fresca in casa Milan e che farebbero decollare il calciomercato, al momento assai carente, in attesa di capire chi sarà il prossimo socio di riferimento. Sempre che Elliott, a sorpresa, non decida di tenere le redini della società guidandola in prima persona.
Gli acquirenti
In pole c’è Ricketts, ma restano in pista anche Comisso e Rybolovlev, patron del Monaco