Il procuratore Spataro: “Respingere è illecito”
Una circolare per la repressione degli episodi razzisti: priorità ai fascicoli e meno archiviazioni
Esistono
delle regole internazionali da rispettare e una parte della magistratura lo ricorda a Matteo Salvini. “Nessuno può vietare a un barcone di attraccare. La convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati prevede il diritto al non respingimento”. Lo ha ribadito ieri il procuratore di Torino Armando Spataro illustrando le linee guida con cui vuole aumentare la repressione dei reati connessi alla discriminazione etnica e religiosa e garantire la tutela dei diritti dei migranti. “Se un barcone arrivasse ai Murazzi sul Po e qualcuno impedisse a chi sta sopra di scendere, avvierei degli accertamenti”, ha detto il pm.
La procura sabauda ha deciso di adottare delle nuove direttive per gestire i fascicoli che riguardano i casi di discriminazione perché “negli ultimi mesi si è registrato nel territorio del circondario un sensibile aumento dei reati motivati da ragioni di discriminazione e di odio- etnico-religioso”, è scritto nella circolare. Molti sono gli esempi dell’ultimo anno: dalla giovane campionessa di basket insultata sull’au t o b u s , all’aggressione di un sudanese fino ai manifesti di Forza Nuova che invitano i migranti a tornare nei loro paesi di origine. Per tale ragione i pm del Gruppo 9 (Terrorismo, eversione e reati commessi in occasione di manifestazioni pubbliche) dovranno dare priorità a questi casi evitando di chiedere l’ar c h iv i a z io n e per i fatti di lieve entità e presenziando alle udienze. Invece i colleghi del Gruppo 7 (Affari dell’immigrazione) do- vranno fornire un parere attento alla sezione IX del tribunale civile, incaricata di valutare i ricorsi di quei migranti le cui richieste di asilo sono state bocciate dalle commissione territoriali. “Come procura - ha spiegato Spataro - dobbiamo dare una risposta a questi reati odiosi e insopportabili”. A lui si aggiunge il procuratore generale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Francesco Saluzzo, il quale ipotizza che il fenomeno sia dovuto “anche a causa di certe sponde politiche e culturali che si stanno saldando”. “Certi cattivi umori da cui nascono comportamenti di odio razziale prendono il via da disagi che vengono esasperati”, ha ag- giunto il procuratore vicario Paolo Borgna. L’iniziativa è “sicuramente uno strumento utile”, afferma la vicepresidente Pd del Senato Anna Rossomando. Via Twitter replica invece Salvini: “Forse il procuratore capo di Torino pensa che l’intera Africa possa essere ospitata in Italia? Idea bizzarra”. Poi aggiunge: “Bloccare i porti ai trafficanti non è un diritto ma un dovere. Se qualcuno la pensa diversamente può presentarsi alle elezioni e chiedere cosa ne pensano gli italiani”. “Non funziona così - gli risponde il dem Andrea Orlando -. O smentisce Spataro in punto di diritto dicendo che quella norma non esiste o la cambia”.
Se un barcone arrivasse ai Murazzi sul Po e si impedisse a chi sta sopra di scendere, avvierei accertamenti