Il Fatto Quotidiano

Il procurator­e Spataro: “Respingere è illecito”

Una circolare per la repression­e degli episodi razzisti: priorità ai fascicoli e meno archiviazi­oni

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

Esistono

delle regole internazio­nali da rispettare e una parte della magistratu­ra lo ricorda a Matteo Salvini. “Nessuno può vietare a un barcone di attraccare. La convenzion­e di Ginevra del 1951 sui rifugiati prevede il diritto al non respingime­nto”. Lo ha ribadito ieri il procurator­e di Torino Armando Spataro illustrand­o le linee guida con cui vuole aumentare la repression­e dei reati connessi alla discrimina­zione etnica e religiosa e garantire la tutela dei diritti dei migranti. “Se un barcone arrivasse ai Murazzi sul Po e qualcuno impedisse a chi sta sopra di scendere, avvierei degli accertamen­ti”, ha detto il pm.

La procura sabauda ha deciso di adottare delle nuove direttive per gestire i fascicoli che riguardano i casi di discrimina­zione perché “negli ultimi mesi si è registrato nel territorio del circondari­o un sensibile aumento dei reati motivati da ragioni di discrimina­zione e di odio- etnico-religioso”, è scritto nella circolare. Molti sono gli esempi dell’ultimo anno: dalla giovane campioness­a di basket insultata sull’au t o b u s , all’aggression­e di un sudanese fino ai manifesti di Forza Nuova che invitano i migranti a tornare nei loro paesi di origine. Per tale ragione i pm del Gruppo 9 (Terrorismo, eversione e reati commessi in occasione di manifestaz­ioni pubbliche) dovranno dare priorità a questi casi evitando di chiedere l’ar c h iv i a z io n e per i fatti di lieve entità e presenzian­do alle udienze. Invece i colleghi del Gruppo 7 (Affari dell’immigrazio­ne) do- vranno fornire un parere attento alla sezione IX del tribunale civile, incaricata di valutare i ricorsi di quei migranti le cui richieste di asilo sono state bocciate dalle commission­e territoria­li. “Come procura - ha spiegato Spataro - dobbiamo dare una risposta a questi reati odiosi e insopporta­bili”. A lui si aggiunge il procurator­e generale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Francesco Saluzzo, il quale ipotizza che il fenomeno sia dovuto “anche a causa di certe sponde politiche e culturali che si stanno saldando”. “Certi cattivi umori da cui nascono comportame­nti di odio razziale prendono il via da disagi che vengono esasperati”, ha ag- giunto il procurator­e vicario Paolo Borgna. L’iniziativa è “sicurament­e uno strumento utile”, afferma la vicepresid­ente Pd del Senato Anna Rossomando. Via Twitter replica invece Salvini: “Forse il procurator­e capo di Torino pensa che l’intera Africa possa essere ospitata in Italia? Idea bizzarra”. Poi aggiunge: “Bloccare i porti ai trafficant­i non è un diritto ma un dovere. Se qualcuno la pensa diversamen­te può presentars­i alle elezioni e chiedere cosa ne pensano gli italiani”. “Non funziona così - gli risponde il dem Andrea Orlando -. O smentisce Spataro in punto di diritto dicendo che quella norma non esiste o la cambia”.

Se un barcone arrivasse ai Murazzi sul Po e si impedisse a chi sta sopra di scendere, avvierei accertamen­ti

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Ansa Lo scontro Botta e risposta tra il procurator­e Spataro e il ministro Salvini

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