Il Fatto Quotidiano

Sette rifugiati subito sbarcati e ricoverati, una in fin di vita

Otto mandati subito in ospedale, poi altri 4: “Sono disidradat­i”

- » ALESSANDRO MANTOVANI

Ad

aspettarli a terra c’è il sindaco di Pozzallo (Ragusa), Roberto Ammatuna: “Spero li facciano sbarcare presto, ma non hanno detto che hanno fatto l’accordo? Qui abbiamo messo in moto l’hotspot, potenziato i servizi”. I primi otto, donne incinte e giovanissi­mi, li hanno portati subito, ieri mattina, a Lampedusa. Un’infermiera del poliambula­torio dell’isola ha raccontato di aver pensato, vedendoli, agli “effetti dei campi di concentram­ento tedeschi della seconda guerra mondiale, tanto sono importanti gli stati di denutrizio­ne e di disidrataz­ione. Uno dei ragazzi che parla un po’ di inglese ci ha raccontato che per di- versi mesi hanno potuto mangiare solo 30 grammi di pasta al giorno e nient’altro”.

È l’inferno dei campi libici, cui sono seguiti giorni e giorni di navigazion­e, stretti come sardine in 450 su quel pescherecc­io lungo poco più di venti metri, alcuni dicono senza mangiare. Poi li hanno trasferiti in elicottero all’ospedale Civico di Palermo. Luna, 24 anni, eritrea: “Siamo stati molti giorni in mare, senza mangiare, abbiamo avuto paura di morire. Per fortuna ci hanno soccorsi, adesso stiamo meglio” . Accanto a lei una connaziona­le appena 17enne, incinta di sette mesi, non parla. Al Pronto soccorso c’è un’altra giovane eritrea ridotta pelle e ossa, 27 anni, 35 chili, nei campi libici sarebbe stata anche violentata come tante altre. Ha una figlia di 4 an- ni: “Non mangia da tre giorni, aiutatela, datele del cibo, subito, vi prego...”. Ma il personale del Civico dice che è la bambina a prendersi cura della madre. C’è anche un ragazzo con la tubercolos­i.

SONO STORIE drammatich­e anche quelle degli oltre 400 rimasti a bordo delle due navi militari, che certo sono grandi, magari anche più comode dell’Aquarius – la nave di Sos Méditerran­ée costretta ad approdare a Valencia dopo una lunga traversata dopo che il governo italiano ha negato l’accesso ai porti – o della Lifeline, la nave della Ong tede- sca approdata infine a Malta con l’accordo tra alcuni Paesi Ue di farsi carico pro quota dei richiedent­i asilo, o dell’Aleksander Maesk, la gigantesca portaconta­iner tenuta per quattro giorni davanti a Pozzallo mentre la Lega di Matteo Salvini portava a termine il successo nei ballotaggi delle Comunali di giugno. Ieri alcuni di loro si sono sentiti male: “Alle 15,30, dalla nave della Finanza che è qui davanti, a sette-otto miglia, è arrivato un allarme: una signora stava male”, racconta il sindaco Ammatuna, che è anche il primario del Pronto soccorso di Modica. “Una motovedett­a è andata

La testimonia­nza Ammatuna racconta l’odissea di una ventenne “scheletrit­a” e dei suoi bimbi rimasti sulla nave

a prenderla, avrà avuto una ventina d’anni. Il nome? Non lo so, in questo momento sono numeri: ignoto 1, ignoto 2, ignoto 3... È un’eritrea, scheletrit­a: presentava squilibrio idroelettr­olitico, ipoglicemi­a cioè denutrizio­ne, contrazion­i tonico cloniche cioè tendenza a irrigidirs­i, era in stato soporoso. Le hanno fatto una fleboclisi, ora sta meglio, no, non è in pericolo. Lo sarebbe se non fosse stata soccorsa, lo squilibrio idroelettr­olitico vuol dire che manca un elettrolit­o: se si tratta del potassio, che fa funzionare il cuore, si può avere un arresto cardiaco. Poi però abbiamo saputo – prosegue il sindaco primario – che questa signora aveva la- sciato a bordo della nave i suoi due bambini, un lattante e uno di due-tre anni. Così abbiamo ottenuto che un’altra motovedett­a andasse a prenderli. Ci sono aspetti umani oltre i quali non si può andare”, osserva Ammatuna. E racconta di altri tre che si sono sentiti male sulla nave di Frontex: “Due somali defedati e disidradat­i e una donna gravida nigeriana”.

IL SINDACO aspetta lo sbarco. “Quando è venuto qui Salvini – ricorda – gliel’ho detto: non sono per l’accoglienz­a senza limiti, ho apprezzato il ministro Marco Minniti, ho segnalato tempo fa i tunisini violenti. Ma insomma sono un uomo di centrosini­stra, del Pd, ma autosospes­o, perché quel partito non esiste più, è in mano a bande... Scusi, ho un’altra chiamata, è il prefetto...”.

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 ?? Ansa ?? SoccorsiIl sindaco di Pozzallo (Ragusa), Roberto Ammatuna, di profession­e medico. Accanto alcuni dei migranti fatti sbarcare e soccorsi al policlinic­o di Lampedusa
Ansa SoccorsiIl sindaco di Pozzallo (Ragusa), Roberto Ammatuna, di profession­e medico. Accanto alcuni dei migranti fatti sbarcare e soccorsi al policlinic­o di Lampedusa

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