Il Fatto Quotidiano

I Comuni e il diesel: ignoranza al potere

- » MARCO SCAFATI

Come ci spiegano esperti e ingegneri, a creare i maggiori problemi di inqui name nto at mos feri co sono i diesel più vecchi e non gli Euro 6 (soprattutt­o i nuovi Euro 6d-TEMP). Non è un caso che a Stoccarda, roccaforte di Porsche e Mercedes e cuore dell’automotive tedesco, abbiano scelto un provvedime­nto intelligen­te: bandire dalla circolazio­ne tutti i motori a gasolio antecedent­i (facendo salvi gli Euro 5 con adeguati equipaggia­menti per “pulir e” gli scarichi) dal primo gennaio del prossimo anno. Condendo il tutto con una buona dose di rafforzame­nto dei trasporti pubblici, e di misure in grado di incentivar­e l’elettrific­azione dei veicoli in circolazio­ne. L’intera operazione verrà inoltre monitorata: se entro sei mesi la qualità dell’aria non dovesse far registrare livelli di NOx accettabil­i, cosa che a oggi non si verifica neanche in altre città tedesche da Monaco ad Amburgo, il bando si allargherà anche a tutti gli Euro 5. Insomma, un pacchetto ragionato e graduale. Non un diktat che fa di tutta l’erba un fascio, come accade invece dalle nostre parti. Dove le crociate populiste di certe amministra­zioni comunali sono direttamen­te proporzion­ali alla loro ignoranza tecnica in una materia che invece dovrebbero conoscere. A farne le spese, neanche a dirlo, è il cittadino/consumator­e. Quello che ha appena comprato un’auto diesel di ultima generazion­e, magari indebitand­osi. Vadano a dirgli che ha buttato i suoi soldi perché in città tra qualche tempo non potrà più circolare, nonostante inquini come o meno degli altri.

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