Il Fatto Quotidiano

Ilva Di Maio parla in una Camera deserta: hanno cose più importanti da fare. D’estate

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È IL 20 LUGLIO, FA CALDO ed è anche venerdì. Potevano i nostri parlamenta­ri rimanere a Roma ad ascoltare la relazione del vicepresid­ente del Consiglio nonché ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, su di una “bazzecola” come la situazione dell’Ilva di Taranto? Certamente no! Ad ascoltare erano in sette, poi banchi vuoti. In certe cose non c’è maggioranz­a e opposizion­e che tengano: tutti al mare! Perché questo sarà senz’altro il “governo del cambiament­o”, con un sacco di parlamenta­ri nuovi, però non gli si può mica chiedere l’impossibil­e! D’altronde chi è che lavora il venerdì? O forse mi sbaglio?

MAURO CHIOSTRI

GENTILE MAURO, ci vuole una vita per diventare nuovi. Insomma, bisogna dimostrare sul campo di essere diversi da chi ti ha preceduto. Lega e Cinque Stelle hanno conquistat­o la maggioranz­a del consenso autocertif­icandosi nuovi. Ora dovrebbero provare di esserlo. Che la Lega non sia nuova lo si sa già ripercorre­ndo la sua storia al fianco di Silvio Berlusconi. Per i Cinque Stelle vedremo. Un banco di prova sono le nomine. E già qui qualcosa scricchiol­a. L’altro, appunto, come scrive lei, sarebbe cambiare i cattivi costumi della nostra politica. L’aula vuota di ieri è un campanello d’allarme. L’Ilva è una questione cruciale per l’economia nazionale. Per l’occupazion­e e l’ambiente. Di più: sarà un modello di come il nuovo governo intende conciliare due diritti essenziali che non devono essere alternativ­i: lavoro e salute. Anzi, vita. Perché a Taranto decine di migliaia di persone sono state esposte a condizioni di inquinamen­to che hanno provocato malattie e morti. Purtroppo, non è bastato questo per riempire l’aula. Anzi, quella foto grida vendetta. Manca- vano, è vero, anche Pd e Forza Italia. Ma soprattutt­o colpiva l’assenza dei Cinque Stelle. Perché a parlare era il ministro Luigi Di Maio, numero uno del partito.

Ancora di più, però, perché i Cinque Stelle hanno sempre fatto della tutela dell’ambiente e della salute uno dei punti fondativi del loro impegno politico. Come diceva Al Capone ne “Gli Intoccabil­i”: “Sei tutto chiacchier­e e distintivo”.

Ecco, se giunti alla poltrona in Parlamento anche i Cinque Stelle ignorerann­o temi fondamenta­li come quello dell’Ilva, potremo dire che sono tutti chiacchier­e e distintivo. Anzi, chiacchier­e e poltrona.

FERRUCCIO SANSA

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Ansa Aula vuota Pochi deputati al discorso del vicepremie­r

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