Ugl, spese&soldi “fuorilegge”: Polverini ora va a processo
Renata Polverini a processo per appropriazione indebita verso il sindacato Ugl. Con lei Stefano Cetica, braccio destro e assessore al Bilancio ai tempi in cui la deputata di Forza Italia era presidente della Regione Lazio.
Gli ex dirigenti sindacali, secondo l’accusa, avrebbero utilizzato “per fini strettamente personali” due carte prepagate dell’Ugl, per 22.000 euro a testa, spendendoli in “viaggi, borse, capi d’abbigliamento e simili”. Dai riscontri degli inquirenti, non si rinviene, invece, “il pagamento di voli aerei o biglietti ferroviari pertinenti rispetto agli eventi sindacali”. Giudizio separato per l’ex segretario Giovanni Centrella, accusato a sua volta di essersi “appropriato a fine di profitto” di 35.000 euro e di aver permesso a Polverini e Cetica di fare altrettanto. Secondo la testimonianza della responsabile dell’Ufficio Amministrazione, Irene Della Valle, proprio Centrella avrebbe dato indicazioni di fornire loro carte prepagate ed effettuare ricariche mensili da 2.000 e 4.000 euro.
Il pm Stefano Pesci ha proceduto con la citazione diretta a giudizio, non essendo prevista udienza preliminare per tale reato. Centrella aveva chiesto il patteggiamento offrendosi di rimborsare parte del denaro, ma l’Ugl ha rifiutato l’accordo e si è costituita parte civile. “Cosa che faremo anche per il processo Po lv eri ni - Ce ti ca”, conferma il vice segretario Giancarlo Favoccia.
L’indagine è partita nel 2014 con ben 37 carte di credito esaminate assegnate ad altrettanti dirigenti, per oltre 500.000 euro di spese sospette. Nel marzo 2017, al termine di una resa dei conti interna, Polverini, Cetica e Centrella sono decaduti dai ruoli sindacali e dal tesseramento. “Sono tranquilla – spiega Polverini contattata dal Fatto Quotidiano – non abbiamo fatto nulla di male e lo dimostreremo”.