Addio all’Air Force Renzi: 150 milioni per non volare mai
I ministri Di Maio, Toninelli e Trenta sul luogo del relitto. L’autogol dell’ex leader: “Mai usato”
“Non ci sono penali”. Ma c’è il contratto capestro: almeno 74 milioni vanno comunque pagati, il risparmio possibile è di 67
Se qualcuno pensava che il famoso Airbus quadrimotore affittato nel 2016 fosse destinato a Renzi si sbaglia di grosso. “Quell'aereo era un mezzo a servizio delle nostre politiche di rilancio dell'export. Non è un caso se io non ci ho mai messo piede”. Parola dell’ex premier dopo che ieri mattina è arrivata la notizia che il governo aveva deciso di cancellare il contratto di leasing per il gigantesco aereo. Lo aveva annunciato in mattinata su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Un impegno che avevo e avevamo assunto sin dal nostro insediamento, una decisione sacrosanta, tutt'altro che simbolica”, scrive Conte. Certo una decisione di forte impatto mediatico viste le critiche fortissime sollevate a suo tempo dalla scelta di Matteo Renzi di far acquisire dall’Aeronautica militare un vecchio Airbus quadrireattore capace di portare fino a 300 passeggeri. Decisione che deve aver colpito la carne viva dei renziani visto il fuoco di sbarramento messo in piedi subito dai fedelissimi dell’ex presidente del Consiglio.
“FAKE NEWSche copre il disastro del decreto Disoccupazione”, ribatte a sua volta su Facebook il dem Michele Anzaldi. “Sono ridotti alla frutta. Cercano solo di spostare l'attenzione dall'assalto alle pol- trone e dai loro fallimenti” sostiene la parlamentare pd Alessia Rotta. Ma non c’è dubbio che la cancellazione del contratto per l’aereo che era stato ribattezzato Air Force Renzi ha centrato il bersaglio provocando reazioni entusiaste o rabbiose, a seconda del punto di vista.
"È la fine dell'Ancien Régime. Questo aereo è il simbolo dell'arroganza di potere di Renzi e di tutti quelli che lo hanno sostenuto, che gli italiani hanno mandato a casa il 4 marzo" esulta Luigi Di Maio parlando ieri sera a Fiumicino davanti al candido Airbus con i colori degli aerei di Stato italiani. "Dovrebbe stare a Ciampino, dove stanno tutti gli aerei di Stato, ma non ci può stare perché è troppo grande, perché l'ego di Renzi era troppo grande. Quindi è stato noleggiato questo hangar a Fiumicino (dal governo Renzi, ndr)” ha chiosato il vicepremier.
Il contratto per il noleggio di questo quadrigetto di proprietà della emiratina Etihad (la compagnia aerea che acquisì il 49 per cento di Alitalia) venne stipulato dal Ministero della Difesa tramite l’Alitalia per un controvalore di circa 150 milioni di euro come rivelato dal Fatto. Contratto peraltro segretato, ufficialmente per ragioni di sicurezza. In realtà per evitare la reazione dell’opinione pubblica che fu sin da subito piuttosto forte e negativa considerando che l’Aeronautica italiana ha già molti aerei destinati alle alte cariche dello Stato. Secondo il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, dalla cancellazione del leasing lo Stato ri- sparmierà 108 milioni e non ci sarebbero penali da pagare: “Una volta recuperato il contratto abbiamo valutato la facilità con cui poterlo rescindere. È tutto in termini di legge, molto semplice. Qual era la difficoltà?”
In realtà, il contratto, rivelato dal Fattolo scorso 4 luglio, afferma qualcosa di diverso, e cioè che il governo deve comunque dare un preavviso di dodici mesi, “e in tal caso sarà riconosciuto alla Società il pagamento del Lotto 1 e delle prestazioni effettivamente eseguite” (articolo 25 del contratto). Il lotto 1 (articolo 5 del contratto) si riferisce al leasing dell’A340 per un importo contrattuale di 74 milioni di euro, che quindi comunque andranno sborsati, per cui il risparmio reale dovrebbe essere inferiore ai 108 milioni. Gli altri risparmi riguardano la manutenzione, il riallestimento della cabina (20 milioni per salotti, camere da letto e bagni), le spese operative e l’addestramento degli equipaggi. Circa 67 milioni, cioè il risparmio effettivo, che può salire considerando le spese per equipaggio e carburante non più necessarie. Ma il valore simbolico dell’iniziativa è innegabile e in soldoni forse anche più elevato dell’abolizione dei vitalizi parlamentari.
COMMENTA
Di Maio, parlando dentro l’ormai ex Air Force Renzi: “L’Alitalia è stata il bancomat della politica e questo aereo ne è un esempio. Rappresenta l’arroganza del potere di Renzi e di tutti quelli che l'hanno coperto”.
Il patto capestro
Il leasing andrà in parte pagato. Minori spese per lo Stato per circa 67 milioni Quell’aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese Io non ci ho mai messo piede
MATTEO RENZI