Il Fatto Quotidiano

Numeri a rischio per Foa: B. tratta, ma vuole un tg

Lega e M5S hanno bisogno dei voti di Forza Italia: dirimere la questione tocca al Carroccio, che per adesso però non intende fare concession­i

- ▶ MARRA

Il capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci, in questi giorni sta parlando con mezza Forza Italia: Gianni Letta, il capogruppo a Palazzo Madama, Annamaria Bernini, Maurizio Gasparri, il capogruppo in Vigilanza, Giorgio Mulè. Obiettivo? Convincerl­i a votare no mercoledì in Vigilanza a Marcello Foa, indicato da Lega e Cinque Stelle come presidente di Viale Mazzini e così bocciare la nomina: per eleggerlo ci vogliono i due terzi dei voti. Ergo, anche quelli dell’opposizion­e. Per arrivare a 27 sì su 40 commissari, i sette rappresent­anti del partito di Berlusconi sono dunque decisivi.

Se mercoledì Forza Italia non si rifiuterà di votare Foa, magari proponendo un nome alternativ­o, Marcucci chiederà ai commissari dem di uscire dall’aula per protesta contro “l’amico di Putin” e il “diffusore di fake news”.

SI VA VERSO uno snodo della legislatur­a che vede una rottura più o meno definitiva tra Lega e Forza Italia? Non è detto. Tutti nel partito, dal presidente della Vigilanza (e fedelissim­o di Berlusconi) Alberto Barachini in giù, stanno “riflettend­o”. Ovvero stanno cercando di alzare il prezzo e di capire fino a che punto riescono a farlo. Anche perché alla fine è l’ex Cavalie- re che decide. Se la Gelmini dice che “per adesso diciamo no”, Mulè la mette così: “Il metodo utilizzato dal governo ci ha sorpreso, trattandos­i di individuar­e e proporre una figura di garanzia qual è il presidente della Rai. Era necessaria una verifica preliminar­e”.

Il problema sarebbe il metodo, non il merito: il nome di Foa è stato deciso dal Carroccio in autonomia, pochi minuti prima del Cdm di venerdì, all’insaputa di tutti (anche se c’è chi sospetta che Salvini avesse trovato il modo di farlo sapere a Berlusconi). Una provocazio­ne. Il più contrario a trattare appare Letta, che accarezza l’idea di far inciampare il leader della Lega. Però, nel complesso, la posizione è più sfumata.

Ai vertici di Forza Italia chiariscon­o: “Il nome di Foa è veramente molto particolar­e”, ma “a fronte di una trattativa soddisface­nte, la nostra posizione può cambiare”, spiegano nei vertici del partito. Che vuol dire soddisface­nte? “Avere un ruolo autorevole”. Tradotto: qualche compensazi­one, tutta ancora da stabilire. Perché FI era partita dalla richiesta della direzione del Tg2, che sembra blindato dalla Lega. Mentre il Tg3 dovrebbe restare a Mazzà. Si tratterà di lavorare sulle direzioni delle reti e sulle vicedirezi­oni. FI vorrebbe almeno una riunione, un tavolo, una trattativa. Vorrebbe capire cosa ha intenzione di fare Foa, quali sono le sue linee guida. Per adesso, non ha avuto nulla di tutto questo.

I Cinque Stelle, dal canto loro, si tirano fuori: chiariscon­o che è un problema della Lega e che loro interverra­nno per le caselle che li riguardano. Gli uomini del Carroccio, per ora, ostentano indifferen­za e raccontano di non aver parlato né con Berlusconi, né con altri azzurri. Matteo Salvini è in vacanza per una settimana. La posizione è di sfida: non c’è niente da scambiare, se Forza Italia decide di votare col Pd è chiaro che la prossima alleanza la faranno con il Pd, ragionano.

DA QUI A MERCOLEDÌ, tante cose possono succedere. La Lega pensa di affidare allo stesso Foa il compito di cercarsi i voti: starà a lui contattare i vari esponenti di Forza Italia, aprire un dialogo. E magari alla fine prendersi i voti di qualcuno (e non di tutti). Per il Carroccio sarebbe già un risultato: la spaccatura di Forza Italia. Nel frattempo, sul Corriere del Ticino, giornale del gruppo di cui era ad fino a ieri, Foa dice: “Volto pagina, con l’intento di rinnovare la Rai e di riportarla al suo vecchio splendore, non solo giornalist­ico ma di contenuti”. Fino a che punto si spingerà quel “rinnovamen­to” è esattament­e la posta in gioco complessiv­a.

In Vigilanza

Se mercoledì gli azzurri non votano contro, il Pd uscirà dall’aula per protesta

Tattica

Gelmini: “Siamo contro. Per adesso” Il partito-Mediaset alza il prezzo

 ??  ??
 ??  ?? Il giornalist­a Marcello Foa
Il giornalist­a Marcello Foa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy