Il giro di assegni tra Parnasi e Mister Sanità
Per un periodo, nel 2013, sono avvenute otto transazioni tra il mensile (poi chiuso), in cui il costruttore aveva investito 100 mila euro, e la cooperativa Annales, vicina al potente politico
C’è un’altra storia che riguarda il costruttore romano Luca Parnasi, finito agli arresti – con accuse di corruzione e associazione a delinquere – per l’affare Stadio della Roma a Tor di Valle. Una storia, rimasta inedita e in un cassetto della Procura, che riporta alla fallita avventura editoriale del Nuovo Paese Sera.
È LA STORIA di un intreccio politico tra il costruttore e il Partito democratico del Lazio, attraverso un esponente di peso come Alessio D’Amato, già responsabile della cabina regionale di regia della Sanità e poi addirittura assessore nell’ultima giunta Zingaretti. Ed è, soprattutto, una storia di intrecci di soldi. La società cooperativa Annales – la cui sede fino al 2013 è stata la stessa del giornale Nuovo Paese Sera – tra marzo 2011 e marzo 2013 ha usufruito di un finanziamento di 100 mila e 783 euro (per un progetto europeo riservato agli incentivi alle imprese). Dunque, Annales tra i soci vantava Barbara Concutelli( già dirigente della fondazione Italia-Amazzonia di D’Amato), Dario Petti (autore insieme a D’Amato del libro Lady Asl, pubblicato da Editori Riuniti nel 2008) e Pierluigi Sanna, giovane promessa dem, attuale sindaco del comune laziale di Colleferro e, ovviamente, appartenente alla corrente politica regionale di D’Amato.
Ebbene, proprio nel periodo di quel finanziamento, tornava alle stampe come mensile e con un sito web aggiornato quotidianamente lo storico giornale Paese Sera, con D’Amato proprietario della testata e tra i soci fondatori. La rivista, come emerso anche da un’inchiesta sui fondi regionali destinati ai gruppi consiliari durante il periodo di Renata Polverini governatrice, ha usufruito di contributi provenienti dal Partito democratico sia della Regione Lazio sia della Provincia di Roma all’epoca sotto la presidenza dello stesso Nicola Zingaretti. Paese Sera piomba in una crisi nera a fine 2012, mentre la Regione Lazio era sconvolta dallo scandalo di Er Batman del Pdl Franco Fiorito. Ma a salvare il mensile, nel luglio 2013, arriva proprio Luca Parnasi. Non entra nella società né la rileva: investe 100 mila euro in pochi mesi, saldando parte dei debiti pregressi coi lavoratori. Pochi giorni dopo, tramite la stessa Regione Lazio, viene sbloccato il finanziamento di 100 mila euro per il progetto europeo già citato alla società Annales. Bene, da quel momento, con cadenza sistematica, parte uno scambio di fatture tra Paese Sera (nel frattempo finito in liquidazione) e Annales. In quattro occasioni Annales versa al mensile assegni dal valore di 9.276,66 euro, incassando generalmente pochi giorni dopo, ma in alcuni casi addirittura lo stesso giorno, assegni per un valore di 6.050 euro. Paese Sera poi, nel giro di due anni, chiuderà i battenti, lasciando a casa i lavoratori, giornalisti e non.
RIGUARDO questa vicenda fu presentato un esposto alla Procura di Roma nel 2015, ma non se ne è avuta mai notizia. Per altro tutto questo ricorda una vicenda che coinvolse D’Amato e proprio la già citata Italia-Amazzonia. Alcuni fi- nanziamenti pubblici, circa 270 mila euro, ottenuti dalla fondazione tra 2006 e 2008 venivano girati per sostenere l’a s so c i az i on e politica Rossoverde, facente capo ovviamente a D’Amato: nel 2014 rinviato a giudizio dalla Procura di Roma con l’accusa di truffa, reato prescritto. Ma questa è un’altra storia, quel che è certo è che Paese Sera non c’è più, Parnasi è finito in galera per lo Stadio che non c’è ancora e D’Amato è l’uomo più potente dopo Nicola Zingaretti in Regione Lazio.
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