Il linguaggio della solidarietà, l’esempio del mutualismo
Una nuova dimensione della politica è rappresentata dal nuovo mutualismo, ancora parziale ma che, quando si è sviluppato non ha mancato di attrarre energie. A conferire nuova legittimità al concetto è stato il sociologo Pino Ferraris, morto nel 2013, ma che ha riscoperto le radici ottocentesche della pratica mutualistica facendola uscire dal dimenticatoio. Tra le prime esperienze possono essere ricordate le Brigate di solidarietà attiva che si sono sviluppate in occasione del terremoto de L’Aquila, nel 2009. Come antesignana del fenomeno c’è la cooperativa agricola Sos Rosarno che dopo la rivolta degli immigrati raccoglitori di arance ha proposto un modello di lavoro senza sfruttamento e una politica trasparente del prezzo. A questo filone si può associare la fattoria senza padroni Mondeggi che cerca di gestire 200 ettari di terreni già di proprietà della provincia di Firenze, abbandonati ma destinati alla speculazione. Così come va ricordato il ruolo della già rilevante impresa di “fabbrica recuperata”, la RiMaflow di Milano peraltro vittima incolpevole di una vicenda giudiziaria legata al traffico dei rifiuti. Di mutualismo si è nutrita anche l’esperienza della lista Potere al popolo grazie all’ex Opg di Napoli. Ma altre reti si vanno costruendo come Genuino Clandestino , rete di produttori agricoli indipendenti, e la rete Fuorimercato , produttori e distributori per “un’alternativa al mercato”.