Contro la violenza e pro reddito “Non una di meno” è la novità
Il movimento Ni Una Menos( Non Una di Meno) è nato nel 2015 in Argentina per dire basta ai femminicidi e alla violenza maschile sulle donne. “Non una di meno” significa che nessuna dovrà essere uccisa, picchiata o umiliata in famiglia o nella società. Dall’Argentina si diffonde in tutto il mondo con manifestazioni imponenti in America Latina e poi in Europa, prima in Polonia, poi in Italia e in Irlanda. In Italia il movimento ha messo insieme femministe storiche ma soprattutto migliaia di giovani donne dando vita a una formidabile manifestazione il 25 novembre del 2016 quando circa 200 mila donne hanno manifestato a Roma. Da lì si sono moltiplicate le assemblee e i comitati cittadini in tutta Italia per poi organizzare l’ 8 marzo 2017il primo sciopero indetto dalle femministe. Nel novembre 2017 la manifestazione, indetta nella giornata contro la violenza sulle donne, si è ripetuta. Allo stesso tempo è stato realizzato il “Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere”. Un documento complessivo in cui figurano temi come il reddito di cittadinanza e il salario minimo.
Difficile dire se il femminismo “del 99%”, come è stato definito, possa essere associato alla sinistra. C’è chi pensa che possa rifondare una forza politica complessiva. È un fatto che Nudm abbia indetto mobilitazioni su temi più generali come i migranti.