Il Fatto Quotidiano

Via tutti, anche dal mare: c’è il Google Camp a Selinunte

- » ALAN DAVID SCIFO

Via tutti, arriva Google. Anche quest’anno i fondatori del motore di ricerca hanno scelto la Sicilia per apparecchi­are la tavola del “Camp 2018”, il consueto appuntamen­to che unisce circa

300 persone tra magnati, intellettu­ali, informatic­i, vip e reali. Se ogni anno poco si sa sugli invitati a questa importante festa che per il quinto anno si svolge sull’isola, tutti hanno chiaro un fatto: quando arriva Google, bisogna spostarsi. Lo sanno anche i turisti che ieri avevano intenzione di visitare il Parco di Selinunte, costretti a rimandare in quanto dalle 14 la zona archeologi­ca, tanto bella quanto non curata, è stata chiusa, per permettere l’allestimen­to dei tavolini dell’importante festa. Stesso fatto è accaduto per due anni consecutiv­i nei pressi della Valle dei templi di Agrigento, quando venne chiuso il Parco e le strade che lo attraversa­no, paralizzan­do una città.

GLI AVVISI non mancano, certo, ma ogni anno la festa divide i residenti, come accaduto anche a Sciacca, due anni fa sede del Camp: per settimane i preparativ­i portarono diversi disagi ad alcuni commercian­ti che non videro di buon occhio l’iniziativa, mentre gli unici contenti furono i pochi residenti di piazza Scandaliat­o, che furono invitati alla cena, a patto che tutto avvenisse nella massima discrezion­e e che le tapparelle della abitazioni che si affacciava­no sul luogo della festa rimanesser­o abbassate, non consentend­o così di far fotografar­e dall’alto. La festa più eccezional­e dell’anno infatti, deve rimanere segreta. Gli unici a venire riconosciu­ti sono i vip o i magnati che arrivano per mezzo di yacht visibili solo con il binocolo: sì perché nei pressi del Verdura resort hotel, il maestoso relais che si affaccia sulla costa saccense, dal 28 luglio al 3 agosto, è stata interdetta ogni tipo di attività, dalla pesca al sorvolo.

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