Il Fatto Quotidiano

COLPI DI SOLE

- » GIUNIO PANARELLI

PRIMA GIORNATA Si inizia sabato 18 agosto alle 18 con Chievo–Juventus; alle 20.30 Lazio–Napoli; domenica alle 18 è la volta di Torino–Roma, poi alle 20.30 il “gruppone”: Bologna– Spal, Empoli– Cagliari, Milan–Genoa, Parma–Udinese, Sampdoria–Fiorentina, Sassuolo–Inter Lunedì 20 si chiude alle 20.30 con Atalanta–Frosinone

HIGUAIN SARÀ il nuovo centravant­i del Milan di Rino Gattuso, che dopo il flop della stagione scorsa andrà all’assalto del quarto posto valido per il lasciapass­are- Champions con una freccia molto appuntita al proprio arco. Due estati fa, la Juventus aveva acquistato il Pipita dal Napoli pagando una clausola da 90 milioni: pensava di vincere la Champions, ma aveva fatto male i suoi calcioli. Perché Higuain, campione dalle doti indiscusse, ha un difetto: a differenza di CR7, è forte con i deboli e debole con i forti. Traducendo: più la sfida è importante e più il Pipita se la fa sotto. Se si tratta di far gol nella serie A italiana, al Frosinone o al Sassuolo, al Napoli o alla Fiorentina, Higuain di reti ne sforna a caterve (111 nelle ultime 5 stagioni: più di tutti), ma quando l’asticella si alza, come quando negli stadi risuona l’inno della Champions, ecco che Higuain si nasconde. Un fantasma nella finale di Cardiff contro il Real Madrid (in cui CR7 firmò due gol), un fantasma nelle finali giocate dall’Argentina ai mondiali o in Coppa America, Allegri lo ha addirittur­a lasciato in panchina nella finale di Coppa Italia vinta 4-0 sul Milan a maggio. Se a 31 anni, dopo 11 Champions giocate in squadroni come Real Madrid (7), Napoli (2) e Juventus (2), Higuain vanta solo 23 gol segnati contro i 121 di Cristiano Ronaldo, alla misera media di 0,27 a partita, un motivo c’è: e il mo- tivo è che il Pipita non regge l’emozione del grande palcosceni­co. Detto questo, nell’orticello di casa è imbattibil­e. E al Milan, che paga alla Juve 18 milioni il prestito oneroso più 36 per il futuro riscatto, questo interessa. La parola d’ordine è tornare in Champions. E con

Fumogeni, tamburi, cori da stadio, striscioni e magliette verdi: no, non è stato un raduno leghista in stile Pontida quello che si è svolto ieri davanti al Coni, ma il ritrovo dei tifosi dell’Avellino, che si sono dati appuntamen­to davanti alla sede per supportare la loro squadra in una partita molto particolar­e. Alla fine, però, non hanno ottenuto il risultato sperato.

IL CONIha infatti giudicato negativame­nte il ricorso del club irpino contro la decisione del Covisoc (Commission­e di Vigilanza sulle Società di Calcio Higuain si può.

Vincere la Champions è invece la parola d’ordine che risuona altissima in casa Juventus. Se Higuain si è dimostrato inadeguato allo scopo, non così dovrebbe essere per CR7: che non per niente alla bella età di 33 anni e mezzo verrà pagato 31 milioni netti a stagione e per 4 anni. Vecchi e costosi non ha importanza: conta il carattere, e infatti tutto è pronto, chez-Juve, per il ritorno del figliol prodigo Bonucci, 31 anni compiuti, che un anno fa con Allegri arrivò quasi alle mani addosso prima di essere sbolognato al Milan dei cinesi.

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