Il Fatto Quotidiano

E il figlio Leo nella squadra social del “Capitano”

- TO. RO.

Papà Marcello Foa si aggrappa alla Lega per sperare in una sempre più improbabil­e nomina alla presidenza della Rai, mentre si proclama “lontano dai partiti e dalla partitocra­zia”. Il figlio Leonardo invece è talmente lontano dai partiti che ha trovato lavoro in quello di Salvini: è nello staff della comunicazi­one del ministro dell’Interno, che anche lui chiama “Il Capitano”. Questa piccola, imbarazzan­te circostanz­a – che dovrebbe affossare definitiva­mente le aspirazion­i di Foa senior – è stata scoperta dall’Espresso ma in pratica autodenunc­iata dallo stesso Leonardo, la cui qualifica nello staff leghista del Viminale è scritta in cima al suo profilo pubblico su Linkedin, in un inglese un po’ pomposo: Communicat­ion staff member for Matteo Salvini, Italy’s Interior Minister and Vice Prime Minister. In pratica il giovane Foa – 24 anni, brillante carriera accademica tra la Bocconi e un master alla scuola di management di Grenoble – è nella squadra che si occupa della comunicazi­one sui social network, agli ordini di Luca Morisi, l’uomo che ha costruito gli impression­anti risultati di Salvini su Facebook e Twitter.

Leonardo Foa è lavoratore talmente zelante che condivide i contenuti della propaganda salviniana pure sui suoi profili privati. Sulla sua pagina Facebook si rincorrono le espression­i pensose del ministro dell’Interno e gli slogan di sostegno di Foa junior: “Il Capitano ce l’abbiamo solo noi”, “Salvini ha già vinto e Mattarella ha perso”, “Il Capitano è arrabbiato”, “Il Capitano è pronto, e tu?”.

Ovviamente le opposizion­i hanno infierito sulla proclamata “equidistan­za” di Foa padre dai partiti politici. Salvini fa spallucce e replica di non provare “nessun imbarazzo”. Dal Viminale spiegano: “Leonardo Foa ha studiato la comunicazi­one social di Salvini nell’ambito del progetto di tesi. In questo modo ha cominciato a collaborar­e con Salvini (nella società di Morisi e Andrea Paganella, ndr), esperienza proseguita da quando è diventato ministro”.

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