“Attentato” dei fake: a Palermo primi indagati
Individuati 39 profili: 5 persone, tra cui un’educatrice, iscritte nel registro degli indagati. Chiesto a Facebook un ordine di esibizione
Non è ancora possibile fare alcuna conclusione: il direttore del Dis, Alessandro Pansa, ascoltato ieri dal Copasir sulla questione degli attacchi web contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella notte tra il 27 e il 28 maggio, dopo la mancata nomina di Paola Savona alla guida del ministero dell’Economia, ha chiarito che c’è materiale per andare avanti nelle indagini. Nel frattempo, sono “attentato alla libertà del presidente della Repubblica e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato” i reati per i quali procede la Procura di Roma nel fascicolo avviato sui presunti attacchi web, dietro i quali si sospetta possa esserci l’azione di troll russi.
INSOMMA, si starebbe assistendo a una sorta di complotto internazionale. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Racanelli e dal pm Eugenio Albamonte (reati informatici e antiterrorismo), è stata avviata alla luce dell’informativa della polizia Postale. Nel procedimento si ipotizza anche il reato di sostituzione di persona in relazione agli oltre quattrocento profili twitter, tutti riconducibili ad un’unica origine, comparsi sui social la notte tra il 27 e il 28 maggio.
L’audizione di Pansa al Copasir era stata programmata da tempo per un aggiornamento sui temi più caldi della sicurezza – immigrazione, terrorismo internazionale, controllo dei siti strategici, eventuali interferenze sull’economia – ma quattro giorni fa l’ordine del giorno è stato ampliato.
Dunque, l’intelligence e gli uo- mini della Postale stanno lavorando per capire chi ci fosse dietro i 400 profili che quella notte agirono per sostenere la richiesta di impeachment portata avanti da Luigi Di Maio nel tentativo di far crescere la pressione sul Colle e convincerlo a una retromarcia su Savona. Questo mentre l’incarico a Giuseppe Conte sembrava tramontato e Mattarella aveva annunciato l’intenzione di conferirlo a Carlo Cottarelli.
Ieri, per quanto riguarda le vicende legate alle campagne sui social network e alla presunta creazione di profili twitter, il direttore Pansa ha riferito al Copasir, presieduto da Lorenzo Guerini. Tutto secretato e massimo riserbo da parte dei componenti. Che però hanno deciso, tutti d’accordo, di affidare le informazioni da dare all’esterno a una nota rilasciata dallo stesso Guerini. “Sono in corso i necessari approfondimenti da parte delle strutture specializzate della nostra intelligence e al momento non è possibile formulare conclusioni”: così la nota riassume l’audizione. Insomma, la questione è aperta. Tanto è vero che nell’audizione dello stesso premier Conte, già programmata per settembre, si affronterà anche questo argomento. Sono state poi stabilite le audizioni dei direttori di Aisi e Aise, nonché dei ministri componenti il Cisr (Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica).
ANCHE a Palermo è stata aperta un’inchiesta: sono stati individuati 39 profili, 5 iscritti per attentato alla libertà del capo dello Stato, tra cui un’educatrice palermitana, in attesa dell’esito dell’ordine di esibizione a Facebook per capire se sono perdigiorno individuali o se c’è una ripetitività degli indirizzi IP che lascia supporre una regia. Il Pm non lo esclude: ma tra grande regia internazionale e iniziative individuali, evidentemente la differenza è molta.
Verbali secretati
Il direttore del Dis Alessandro Pansa è stato ascoltato ieri di fronte al Copasir sulla vicenda