“Sei fuori dalla lista”: e partì il terremoto nell’Università
Il ciclone che travolge l’università di Firenze parte a settembre del 2017. Con strascichi che continuano anche l’anno successivo. Lo scorso autunno nel mirino dei magistrati fiorentini finisce il mondo delle abilitazioni per aspirare alle cattedre universitarie di Diritto tributario. Alcune per i pm sono pilotate. Sette professori universitari vanno ai domiciliari (tutti revocati), 22 vengono sospesi. Mentre 59 erano gli indagati della Procura di Firenze. L’inchiesta nasce dall’esposto dell’avvocato Philip Laroma Jezzi: aveva titoli superiori ai candidati proposti da due studi tributari. Ha denunciato tutti dopo che gli fu detto: “Non sei nella lista, ritirati dal concorso”. Una frase che, per gli investigatori, nasconde logiche di spartizione territoriale e scambi di favori, “con valutazioni non basate su criteri meritocratici, bensì orientate a soddisfare interessi personali e professionali”, come la descrivono i finanzieri (l’indagine è stata delegata al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Firenze). Corruzione, induzione indebita e turbativa del procedimento amministrativo erano i reati contestati a vario titolo. Per qualche mese il terremoto si assesta. Ma a gennaio arriva un’altra scossa: altri due professori vengono interdetti. E un’altra ancora il mese successivo: altri tre non possono più insegnare.