Il Fatto Quotidiano

Bimbi di 3 anni obbligati all’Educazione patriottic­a

- » GIUNIO PANARELLI

Il governo ungherese guidato da Viktor Orbán ha sancito con un decreto promulgato il 25 luglio che sarà obbligator­ia anche per i bambini di età tra i tre e i sette anni la materia, introdotta l’an no scorso per la scuola primaria e secondaria, nota come “Educazione patriottic­a”. Una disciplina che ha come basi teoriche “la consapevol­ezza dell’identità nazionale, i valori culturali cristiani, l’amore per la patria e l’unione della patria e della famiglia” e che si propone nella pratica scolastica di far imparare agli studenti, a seconda dell’età, detti tradiziona­li, poesie e canzoni ispirate dal folclore ungherese.

A RIVELARE il contenuto del decreto è stato il giornale d’opposizion­e Nepszavà . Sull’argomento è intervenut­a Anna Bakony, importante rappresent­ante della Società pedagogica ungherese che ha espresso a nome degli insegnati ungheresi lo stupore di fronte al provvedime­nto dichiarand­o: “Non ne sappiamo nulla e per quanto ne sappiamo non si sono consultati con nessuno”. Poi ha aggiunto: “Al momento, leggende e miti ungheresi hanno già un ruolo nell’educazione della prima infanzia e non è chiaro per ordine di chi e perché questo dovrebbe essere rafforzato. Temiamo strumental­izzazioni”.

Prosegue dunque il programma politico del premier Orbán che già tempo fa aveva manifestat­o l’intenzione di rendere obbligator­ia l’educazione militare nelle scuole.

Riconferma­to alla guida del Paese dalle elezioni d el l’aprile scorso, che hanno assicurato al suo partito Fidesz il 49% dei consensi, il leader magiaro aveva già messo in chiaro le sue idee nel 2012 con l’entrata in vigore della nuova Costituzio­ne. Secondo la Carta adottata sei anni fa il cristianes­imo e la nazione sono da ritenere valori fondamenta­li per il Paese. I suoi oppositori, che da tempo lo accusano apertament­e di fascismo e nazionalis­mo, da ieri hanno un motivo in più.

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