Il Fatto Quotidiano

Abusi edilizi a Capri: la banda dei controlli “col buco”

- » VINCENZO IURILLO

Anche il Gip di Napoli Claudio Marcopido ha un sospetto sull’esistenza di un ‘sistema Capri’ che prot egga gli abusi nelle ville dei vip, di cui abbiamo scritto il 27 luglio sul Fatto. Compare a pagina 5 dell’ordinanza di arresti domiciliar­i notificata al responsabi­le ‘edilizia privata’ dell’ufficio tecnico comunale, Massimo Stroscio. È il passaggio in cui il giudice ipotizza la “concreta possibilit­à che tali condotte non costituisc­ano un caso isolato, vista la profession­alità e l’acutezza delinquenz­iale dimostrata”. Si riferisce a quel che si erano inventati per salvare l’ampliament­o abusivo di 38 metri quadri di una villetta di Silverio Paone, dirigente del gruppo Kiton e nipote del fondatore del brand di abbigliame­nto. Ovvero, simulare la chiusura del vano abusivo, ma in realtà riempire di terra solo un cilindrett­o di legno largo mezzo metro e alto due metri nel cuore dell’abuso. Al momento del sopralluog­o, Stroscio avrebbe ‘ magic amen te’ bucato proprio in mezzo al cilindrett­o. La fuoruscita di terriccio era la prova (finta) della chiusura del vano. Rimasto invece ‘aperto’. Ad acque calme, poi, si sarebbe potuto recuperare il frutto dell’abuso senza sforzo. I carabinier­i di Capri, coordinati dal capitano della compagnia di Sorrento Marco La Rovere, se ne sono accorti grazie a una letterina anonima a giugno, cinque mesi dopo i sigilli. Sono andati a ‘ bu ca re ’ alle spalle del vano, hanno scoperto il trucco. E hanno fatto rapporto al procurator­e capo Melillo e all’a ggiunto Fragliasso. Per Paone e per Biagio Gargiulo, impresa edile ‘EdilAndala srl’, è scattato il divieto di dimora. Falso e depistaggi­o, i reati contestati. Il sindaco Gianni De Martino si è affrettato a difendere gli indagati: “Ne conosciamo l’operativit­à e la correttezz­a”. In effetti EdilAndala ha lavorato spesso per il Comune, per interventi in somma urgenza.

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