Bachelet nuovo commissario per i diritti umani
Perseguitata durante il regime di Pinochet, Michelle è stata per due volte presidente del Cile
Sarà
Michelle Bachelet, ex presidente del Cile e vittima di torture sotto il regime del generale Pinochet, il nuovo Alto commissario Onu per i diritti umani.
Ad annunciare la nomina di una delle donne considerate tra le più influenti del mondo della politica è stato - attraverso una lettera a seguito delle consultazioni con i direttori dei gruppi regionali presso le Nazioni Unite - Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite.
L’ex leader cilena sostituirà il giordano Zeid Ràad Al Hussein, in carica dal settembre 2014, che recentemente aveva commentato le frasi di Donald Trump contro i media paragonando il presidente Usa a “un autista di autobus che guida in modo spericolato su una strada di montagna”.
Michelle Bachelet, oltre a essere stata la prima donna ad aver guidato due volte il Cile, è stata anche la prima direttrice dell’Un Women, agenzia delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere.
Essendo figlia di un generale che si oppose al rovesciamento del presidente Salvador Allende da parte di Augusto Pinochet, Michelle fu arrestata nel 1975 (all’età di 24 anni) e trattenuta per diverse settimane nel famigerato centro di interrogatorio e torture di Villa Grimaldi a Santiago.
UNA VOLTA finita la dittatura militare, è entrata in politica lavorando al ministero della Salute e arrivando a dirigerlo nel 2006 per poi passare alla guida del dicastero della Difesa. Eletta Presidente per due mandati, prima dal 2006 al 2010 e poi dal 2014 allo scorso marzo, è ricordata per le sue politiche progressiste in favore delle fasce più deboli della popolazione e per aver con- cesso nel 2007 l’amnistia a tutti gli immigrati irregolari dei Paesi sudamericani presenti in Cile. Un biglietto da visita notevole visto il vento che tira negli Stati Uniti e non solo.