Regionali, antichi o poetici: i giochi per chi non ha nulla
UAL VIA IL ROSSINI OPERA FESTIVAL
Il Rof – dall’11 al 23 agosto – vanta tre nuove produzioni: “Ricciardo e Zoraide”, “Adina” e “Il barbiere di Siviglia” con giovani cantanti. Nell’anno delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della morte del compositore, si segnalano anche la “Petite Messe Solennelle” e uno spettacolo di Massimo Ranieri no si nasconde, tutti gli altri restano fermi, contano e poi vanno a cercarlo. Se qualcuno lo trova, anzi che correre a fare “tana” rimane con lui. “Man mano nel nascondiglio ci saranno sempre più giocatori”, costretti a schiacciarsi come sardine. “L’ultimo che trova il fuggiasco assieme a tutti gli altri perde la partita e fa una penitenza”. Diciamo la verità: quanti di noi nella vita hanno giocato a “sardine”, cioè il nascondino al contrario? ( Chi scrive mai). O quanti, prima ancora di iniziare a fare le “indianate” con il solo scopo di ubriacarsi, hanno contato i limoni di “Mezzo limone”? ( Id em). Nell’epoca in cui bambini e ragazzi dipendono dalle immagini, dai tablet o dai social, recuperare “62 attività da fare senza nulla” può essere non solo educativo, ma addirittura divertente. Anche per i genitori.
CI HA PENSATO la casa editrice Gallucci a metterli insieme, nel delizioso libretto Ai bambini basta niente per gi oc ar e O, INFINE, ci sono passatempi che rievocano la poesia: come “Uno nell’altro”, inventato dai poeti surrealisti André Breton e Benjamin Péret, che consiste nel far descrivere a “chi sta sotto” una cosa che lui ha pensato, ma utilizzando una parola indicata dal gruppo. “I due erano convinti che in ogni cosa esistente ci fosse un legame con qualcos’alt ro ”. Ma chissà che, così facendo, non si spezzi il legame tra i vocaboli “gioco” e “tablet”.
Il libro