Sciopero Ryanair, lotta estiva contro i sindacati
Dipendenti olandesi rimpiazzati da colleghi stranieri. Disagi negli altri Paesi
In quello che veniva preannunciato come il giorno più difficile di Ryanair, con lo sciopero in cinque Paesi europei, la compagnia irlandese ha dovuto cancellare circa un sesto dei voli programmati ieri: poco meno di 400 su un totale di 2.400, con 55 mila passeggeri coinvolti.
NEI GIORNI precedenti, il vettore low costaveva comunque messo in atto le sue solite strategie per provare a sterilizzare la mobilitazione: è riuscita, infatti, a sostituire i dipendenti olandesi con addetti in servizio presso altre nazioni. Una pratica sulla cui legittimità dubitano i sindacati ma che si è rivelata efficace: i viaggi programmati nei cieli dei Paesi Bassi non hanno subito modifiche. Ben diversa la situazione in Belgio, Germania, Irlanda e Svezia dove lo sciopero, proclamato per chiedere un contratto con migliori stipendi di quelli attuali, ha creato disagi. Più colpito di tutti è stata la Germania: 250 voli cancellati per 42 mila passeggeri coinvolti. L’astensione di 40 piloti in Svezia ha travolto 22 voli in partenza o in arrivo verso il Paese nordeuropeo. In Belgio lo sciopero ha ottenuto praticamente il bottino pieno, e nessun aereo è partito né è atterrato negli aeroporti di Bruxelles: 82 le cancellazioni su Charleroi più altre 26 su Zaventem. L’Italia è stata coinvolta solo indirettamente. All’aeroporto di Bergamo sono saltati quattordici voli. Le tratte interessate sono quelle da e per Bruxelles, Dus- seldorf e Berlino.
I sindacati dei trasporti di Cgil e Uil avrebbero aderito a questo sciopero internazionale, perché ne condividono le ragioni, ma non hanno potuto farlo per via della normativa sulle franchigie che vieta astensioni in vari periodi tra i quali quello che va dal 27 luglio al 5 settembre, come riporta l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). In Italia, infatti, le due organizzazioni sono state escluse dal tavolo di trattativa. Ryanair ha ammesso solo l’Anpac per i piloti e l’Anpav e la Fit Cisl per gli assistenti di volo. Con queste sigle, dal 27 agosto inizierà una tre giorni per cercare un’intesa per il contratto.
Gli scioperi degli ultimi mesi, e in particolare quello di Natale 2017, hanno permesso quindi di ottenere una vittoria a metà. Ryanair ha riconosciuto i sindacati, ma non tut- ti: solo alcuni. Di certo un passo in avanti per un’azienda con l’amministratore delegato famoso per la frase “l’inferno si ghiaccerà prima che noi avremo riconosciuto un sindacato”. La mossa dell’apertura selettiva ha permesso di limitare la portata delle proteste, ma non di azzerarle del tutto. Mercoledì i sindacati europei, la International transport federetion (Itf) e la European transport federation (Etf), hanno inviato una lettera a Violeta Bulc, commissaria Ue per i Trasporti. La richiesta è obbligare Ryanair ad applicare ai suoi dipendenti i giusti contratti nazionali: quelli dei Paesi nei quali gli addetti svolgono la maggior parte del proprio lavoro. “La compagnia - si legge nella missiva - usa dipendenti delle agenzie interinali”. Le direttive comunitarie sul lavoro temporaneo, secondo le organizzazioni, dovrebbero essere adattate per chiarire quali siano le ragioni che giustificano l’utilizzo di quei contratti nel settore dei trasporti aerei e assicurare parità di trattamento tra i dipendenti diretti e quelli “in affitto”.
LA DENUNCIAdei sindacati riguarda, infine, le continue ritorsioni di Ryanair contro chi sciopera. Nelle ultime settimane, per esempio, il vettore ha annunciato un taglio di centinaia di addetti tra quelli in servizio a Dublino: una comunicazione arrivata proprio durante la mobilitazione proclamata a luglio. Insomma, le tensioni all’interno della compagnia non sono destinate a spegnersi nei prossimi mesi. Intanto, Ryanair ha assicurato a tutti i passeggeri che non ci saranno conseguenze negative per lo sciopero di ieri: ci saranno rimborsi o la possibilità di prenotare altri voli. Perché i clienti, evidentemente, valgono più dei dipendenti.
L’impatto Sono stati cancellati 400 voli su 2.400 Germania e Belgio i più colpiti