Manca il sussidio, ma c’è già la guida
“Ecco i requisiti per il reddito di cittadinanza”. Che ancora non esiste
Volete il reddito di cittadinanza? Ecco i requisiti e gli adempimenti per ricevere il sussidio da 780 euro al mese, la “prossima iniziativa del nuovo governo”.
Se non sono bastate le fake news all’indomani del voto di marzo sulle presunte code ai centri di assistenza fiscale, ci ha pensato RomaLavoro a rincarare la dose. Nell’ultimo numero del quindicinale sugli annunci di lavoro, viene di fatto dato per imminente l’avvio del reddito di cittadinanza. Tanto che i potenziali beneficiari vengono invitati a iscriversi ai centri per l’impiego in attesa che il governo definisca le procedure per l’elargizione.
UN’INIZIATIVA editoriale molto curiosa, e un tantino scorretta, che ha impiegato poco a diventare un caso sui social. Molti utenti hanno condiviso la prima pagina con commenti ironici e polemici. Il punto è che, per ora, il reddito di cittadinanza è una semplice promessa elettorale del Movimento Cinque Stelle, poi recepita nel contratto con la Lega. Un’intenzione sempre rivendicata ma ancora tutta da definire. RomaLavoro ha giustamente scritto che il provvedimento non è ancora stato approvato, ma attraverso una serie di artifici ha generato comunque una certa confusione. Innanzitutto, il titolo: “Dal reddito di cittadinanza al decreto Dignità. Ecco come cambia il mercato del lavoro”. Un provvedimento realmente esistente – il decreto legge con la stretta ai contratti a termine – viene messo insieme a un provvedimento che non esiste da nessuna parte. Quindi si passa subito ai suggerimenti per candidarsi a ricevere il sussidio. “Il primo passo previsto – si legge – se non l’avete già fatto, sarà iscriversi presso i centri per l’impiego della Città metropolitana di Roma e rendersi subito disponibili a lavorare. L’iscrizione sarà il passaggio fondamentale in attesa che il governo definisca le procedure per l’elargizione una volta identificate le coperture”. Nella pagina accanto viene addirittura riportato il volantino elettorale del Movimento Cinque Stelle nel quale si spiegava la proposta. A leggere il giornale, e contestualizzando, sembrerebbe una scheda tecnica, invece non è altro che un manifestino di propaganda politica che iniziava con “un reddito per oltre 9 milioni di italiani”.
In effetti, il Movimento Cinque Stelle ha davvero presentato un disegno di legge con quei parametri durante la scorsa legislatura. Ma si trattava di un’inizia- tiva autonoma presa dai banchi dell’opposizione. Ora che sono al governo, bisognerà trovare una formula che convinca anche l’alleato della Lega. Poi bisognerà capire come la si potrà incastrare con i vincoli di bilancio che il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha chiesto di rispettare.
LA POSSIBILITÀ quindi è che ne venga fuori, almeno in una prima fase, una versione riveduta e corretta e che quell’iniziale proposta resti sulla carta. Gli italiani che vivono in povertà, insomma, dovranno avere ancora pazienza. RomaLavoro, che di solito è uno strumento utile per i disoccupati che cercano lavoro o opportunità, può invece già brindare per aver raggiunto l’obiettivo alla base di quella copertina: un po’ di pubblicità gratuita, ottenuta confondendo le idee di chi non se la passa bene. Ma anche questo è marketing.
L’iscrizione ai centri per l’impiego sarà il primo passo in attesa che il governo definisca le procedure per l’elargizione
ROMA LAVORO