Paradossi del cristianesimo che odia: è il vangelo secondo Matteo (Salvini)
Il leader leghista si “confessa” con gli amici clericali e ammette: “Esibisco il rosario ma non lo prego”
“Chi di spada colpisce, di spada perisce” è uno dei più noti motti evangelici e calza alla perfezione all’amena intervista che il nuovo crociato della destra clericale, Matteo Salvini, ha rilasciato a un quotidiano online ultraconservatore: La Nuova Bussola Quotidiana, già nota in questa sede ché tra i siti che hanno eletto ad antipapa il cardinale Burke, la panciuta eminenza americana che considera Bergoglio un Anticristo.
Il punto di partenza sono le critiche di Famiglia CristianaeAvvenirea Salvini per il suo razzismo e il leader leghista asseconda le cupe speranze del suo intervistatore: una società chiusa che respinge in mare i migranti, che detesta gli omosessuali e vuole un’educazio- ne sessuale da Stato teocratico. Poi però tocca chiedere conto a Salvini del suo uso politico dei simboli cristiani, come il rosario esibito nel comizio di Milano nella scorsa campagna elettorale. “Ma lei oltre a esibirlo, lo prega anche il rosario?”. Risposta del crociato: “No, devo essere sincero, solo raramente. Mi faccio il segno della croce quando mi alzo e quando vado a dormire”.
Bene, anzi male, dalla prospettiva reazionaria. Ma a questo punto, visto che il clericale Salvini è comunque l’eroe di questa destra fa- risea (l’opposto della Chiesa francescana, per la quale “la religione non si può ridurre a una pratica di leggi”), il lettore si aspetterebbe un’altra domanda sulla salvifica fede salviniana: “La domenica va a messa, si fa la comunione?”.
IL QUESITO PERÒ non c’è, per eccesso di zelo strumentale. Il motivo è semplice: Salvini è separato e convive more uxorio con la sua compagna. La domanda avrebbe avrebbe posto il giornalista di fronte a un dilemma morale e teologico, dal momento che la rivolta tradizionalista contro Bergoglio è iniziata con le aperture ai divorziati dell’Amoris laetitia.
È uno dei paradossi di questo cristianesimo che rimpiange “l’odio perfett o” cancel lato dai salmi cosiddetti “imprecatori”. Salvini non prega e non va a messa, per il resto va bene. L’odio, appunto.