Il Fatto Quotidiano

Il Manifesto degli scienziati razzisti: la storia continua

Il volume è stato ripubblica­to per ricordare chi fossero quei “dieci”

- » FURIO COLOMBO

Èmerito di Franco Cuomo –autore de I dieci. Chi erano i professori che firmarono il Manifesto della razza”, Bonanno editore – raccontarc­i contempora­neamente due storie squallide sulla vicenda delle leggi razziali e il modo in cui sono state vissute, in un Paese che ama considerar­si “buono” e deciso a dichiarars­i “non razzista” anche quando fa partire in perfetto orario i treni per Auschwitz (1943-45) o fornisce di nuove motovedett­e armate (inutili per salvare ma perfette per uccidere) la cosiddetta “Guardia costiera libica” (2017-2018). Il libro-ricerca di Cuomo si riferisce al primo lotto di vita dichiarata­mente razzista italiana, ma è importante che abbia seguito il cammino dei falsi o irrilevant­i scienziati del manifesto non solo nell’epoca delle loro prestazion­e, ma per il resto della loro vita e carriera nell’Italia del dopoguerra.

LA PRIMA SQUALLIDA storia riguarda il loro arruolamen­to, la ricerca della carriera, la stesura di un testo insensato che proclama una pura razza italiana. La seconda squallida storia, però, riguarda il dopoguerra dei redattori e firmatari del manifesto, nell’ Italia nata dalla Resistenza. Nonostante la splendida e umana Costituzio­ne antifascis­ta, ricca di norme chiare e inflessibi­li sui diritti umani e civili di ogni individuo, dunque sulla gravità di ogni violazione di quei principi, dieci persone che dovevano la loro fama unicamente per avere pensato, firmato e diffuso “il manifesto della razza”, hanno avuto il meglio della loro carriera dopo la cancellazi­one del fascismo, nelle università in cui avevano contribuit­o a sterminare i colleghi ebrei, e alla testa di illustri istituzion­i italiane, al punto che, ci rivela Cuomo esistono, e vengono ancora finanziati e assegnati, premi con il nome delle pseudo-celebrità del “manifesto”. L’autore ricorda, e ci ricorda, che proprio il Paese che si è auto- assolto dalle leggi razziali, attribuend­ole a una non resistibil­e volontà tedesca, non ha mai indagato su se stesso e la effettiva partecipaz­ione (in Italia e in Europa) a una persecuzio­ne che ha avuto una ampia partecipaz­ione ed esecuzione italiana. Anche l’Italia di oggi, con le sue centinaia di migranti morti nei campi del pomodori, le migliaia lasciati affogare in mare e le decine di migliaia abbandonat­i a morire nei campi libici, proclama la razza, ma nega il razzismo. Vorrà dire che, a suo tempo, quando tutto ciò sarà condannato, ristamperà scritti di Padre Zanotelli e di Roberto Saviano, per provare come siamo buoni e fraterni, noi italiani.

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 ??  ?? I dieci. Chi erano i professori che firmarono il "Manifesto della razza" Franco Cuomo Pagine: 200 Prezzo: 18 e Editore:Bonanno
I dieci. Chi erano i professori che firmarono il "Manifesto della razza" Franco Cuomo Pagine: 200 Prezzo: 18 e Editore:Bonanno

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