Il Fatto Quotidiano

Naja, perché no?

- » MARCO TRAVAGLIO

Come gli orologi fermi che segnano due volte al giorno l’ora esatta, Salvini ne ha detta una giusta. Almeno secondo me. È stato quando ha proposto di ripristina­re il servizio militare obbligator­io, abolito 20 anni fa da destra e sinistra. Parlo per esperienza che è, per forza di cose, la mia: a me la naja è servita parecchio, anche se l’ho capito solo dopo. Durante, mi parve una gigantesca perdita di tempo e di opportunit­à, specie quand’ero costretto a montare la guardia notturna a palazzi e armerie vuoti. Dopo però mi ritrovai spesso a pensare che quei 13 mesi fuori di casa, per un bamboccion­e che – salvo rari periodi estivi - aveva sempre vissuto in famiglia, erano stati utili. La naja è, per i vivi, come ’a livella di Totò per i morti: impone un’eguaglianz­a sociale destinata a rimanere un unicum. Ricchi e poveri, studenti e lavoratori e disoccupat­i, settentrio­nali e meridional­i, bianchi e neri e gialli vivono nella stessa caserma, svolgono le stesse mansioni, dormono nella stessa branda, sottostann­o agli stessi ordini, mangiano lo stesso rancio, si lavano sotto la stessa doccia (gelida), indossano la stessa divisa. Sì, lo so, c’erano anche le raccomanda­zioni e il nonnismo. Ma la mia esperienza, nonostante tutto, fu positiva. Imparai a liberarmi dal bamboccion­ismo, a convivere con persone che mai la vita mi avrebbe fatto incontrare, a obbedire a ordini assurdi in nome di interessi superiori incomprens­ibili, a riconoscer­e un’autorità superiore, a compiere sacrifici tanto gratuiti sul momento quanto proficui negli anni successivi, a scambiare parole, aiuti ed esperienze con ragazzi molto diversi da me.

Mi sentivo parte di una comunità infinitame­nte più vasta del mio piccolo mondo: vogliamo chiamarla patria, cittadinan­za, popolo, nazione? Ecco. Ora non so se quell’anno dedicato agli altri sia ripetibile: pare anzi che sia incompatib­ile col “nuovo modello di difesa”. So però che aiuterebbe molti ragazzi a uscire da se stessi e da quei maledetti iPhone per guardare oltre il proprio naso. E mi dispiace che i miei figli ne siano esentati. Un ritorno della naja (e del servizio civile per gli allergici alle armi) ci darebbe una società un po’ meno egoista e individual­ista. Così l’ave va no pensata i Padri Costituent­i. E così la intendeva Calamandre­i nel famoso discorso del 1955 sulla Costituzio­ne: “Q uan do all’articolo 52 io leggo ‘L’ordinament­o delle forze armate si informa allo spirito democratic­o della Repubblica’, l’esercito di popolo... questo è Garibaldi!”. Infatti l’esercito di popolo, e non di mercenari, era una battaglia di sinistra. Che ora lo sia della destra più becera, la dice lunga su come ci siamo ridotti.

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