Il Fatto Quotidiano

Ora i No Tav diffidano dei 5 Stelle di governo

Alberto Perino, storico portavoce dei contrari all’Alta velocità: “In che mani ci siamo messi!”

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

“Non ci sono governi amic i”. Parola di Alberto Perino, storico portavoce dei No Tav. In Val di Susa una parte del movimento è ormai delusa dai politici a 5 Stelle, quelli che per molti anni hanno portato nei palazzi la lotta contro la linea Torino-Lione.

LA DELUSIONE è stata ora esternata da Perino con un messaggio inviato alla mailing list dei comitati No Tav. “Parole che mettono fine a un idillio”, sentenzia il segretario torinese di Rifondazio­ne comunista Ezio Locatelli, rappresent­ante di una parte politica che – come il M5S – è legatissim­a al movimento della Val di Susa e contende ai grillini quel bacino di voti: “In Valsusa è rottura tra movimento No Tav e 5Stelle – scriveva - Una rottura che avrà ricadute non di poco conto non solo in Valsusa, ma più in generale nel rapporto con le istanze di lotta e di movimento sparse a livello nazionale”.

“Non ho preso le distanze dai 5 Stelle – ha precisato poi Perino - Mi sono limitato a constatare che avrebbero potuto fare molte cose per mettere in difficoltà il sistema Tav e non l’hanno fatto”. Poi ha aggiunto: “Finora, a parte i proclami, di atti formali non ne hanno fatti. Questo non significa sconfessar­e o prendere le distanze dai 5 Stelle”. Non è la prima volta che Locatelli punzecchia l’amico di Beppe Gril- lo: già a febbraio, prima del voto del 4 marzo, attaccava Perino per aver invitato il movimento valsusino al “voto utile” per il M5S e non per Nicoletta Dosio, altro volto noto della militanza e candidata di Potere al Popolo.

Dopo mesi, i No Tav non hanno visto l’utilità di quel voto e per questo adesso le parole di Perino (e di Locatelli) suonano come un allarme per il M5S. Il movimento della Valsusa incalza i pentastell­ati al governo, soprattutt­o il ministro delle Infrastrut­ture, Danilo Toninelli, che sulla Tav Torino-Lione si è dimostrato a volte timido, a volte ambiguo. L’episodio scatenante è la pubblicazi­one sulla Gazzetta ufficiale dell’ultima delibera con cui il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica (Cipe) ha approvato modifiche ad alcuni cantieri della Torino-Lione. L’episodio ha mostrato come i progetti avviati dai precedenti governi siano in marcia.

TONINELLI domenica ha affermato che quelle decisioni del Cipe non sono così rilevanti, ma per i No Tav il fatto è un grave segnale. “I Cinque Stelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministra­tivi - ha scritto Perino - È proprio il non volere disturbate il manovrator­e (Telt & Lega di Salvini) che fa sì che queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare il Tav. In che mani ci siamo messi!”.

Minimizzan­o la polemica gli eletti M5S in Valsusa, come la consiglier­a regionale Francesca Frediani, raccordo tra i militanti e i palazzi: “Il movi- mento si aspettava un atto formale subito, anche perché i Sì Tav sono agguerriti e ogni giorno scatenano la polemica”. Perino “vorrebbe avere tutto e subito, ma in due mesi di governo non possiamo fare miracoli – aggiunge il deputato Luca Carabetta - Ci stiamo lavorando nel rispetto del contratto di governo”. Di fronte a questo scenario c’è chi gioisce: “Voi non potete immaginare quanto stia ridendo – twitta l’ex senatore Pd Stefano Esposito, fortemente Sì Tav -. Anche quel che resta del movimento #notav ha dovuto prendere atto della totale incompeten­za del M5s. Caro Perino, hai proprio ragione: in che mani vi siete messi”.

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Ansa Portavoce Alberto Perino

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