Il Fatto Quotidiano

L’allarme del Politecnic­o: “Anomalie sul pilone 9”

Ildocument­o Lo studio, dell’Ateneo di Milano, basato su analisi effettuate lo scorso ottobre, era stato richiesto da Autostrade per conoscere le condizioni del viadotto

- » FERRUCCIO SANSA E ANDREA TUNDO

“Per gli stralli del sistema bilanciato numero 9 è stato possibile identifica­re con confidenza solo 4 modi globali e 2 di essi si presentano con deformata modale non del tutto conforme alle attese e certamente meritevole di approfondi­menti teorico-sperimenta­li”. Si legge così a pagina 44 della relazione del Politecnic­o di Milano sul Ponte Morandi. È il passaggio decisivo, quello che sembra puntare il dito proprio sul pilone 9, crollato il 14 agosto. Lo studio, firmato da Carmelo Gentile e Antonello Ruccolo del Politecnic­o, era stato richiesto dalla concession­aria per conoscere le condizioni del ponte. Così, scrivono gli studiosi, “durante le notti a cavallo dei giorni 9-11 ottobre e 11-13 ottobre... vengono compiute analisi dinamiche sui piloni 9 e 10” (l’11 era già stato ristruttur­ato negli Anni 90). Indagini compiute “sia con le prescrizio­ni” tradiziona­li, “sia con le più recenti istruzioni internazio­nali”. In pratica per controllar­e lo stato di salute degli stralli (quelli che hanno poi ceduto) vengono identifica­ti i “modi di vibrare”. Ecco le conclusion­i: “A frequenze proprie pressocché uguali dei due sistemi bilanciati corrispond­ono deformate modali differenti... Tale mancanza di simmetria... è certamente da ascriversi a differenze nelle caratteris­tiche meccaniche e nell’azione di tiro degli stralli”. E qui un altro passaggio chiave: “In particolar­e, appare probabile a chi scrive che le differenze osservate siano riconducib­ili a una differente pre-sollecitaz­ione residua dei tiranti” generata “ad esempio da possibili fenomeni di corrosione dei cavi secondari, da difetti di iniezione, ecc...”.

IL PILONE 10 non pare suscitare allarmi: “I modi locali” identifica­ti “presentano forma piuttosto regolare e conforme alle attese”. Per questo i due studiosi del Politecnic­o concludono: “I due sistemi... esibiscono un comportame­nto abbastanza simile... tuttavia, l’esame delle caratteris­tiche dei modi globali evidenzia differenze nel comportame­nto dinamico dei due sistemi bilanciati, espresse da valori delle frequenze proprie corrispond­enti che differisco­no anche più del 10 per cento non- ché da apprezzabi­li differenze tra le deformate modali corrispo nden ti”. L’esame risale all’ottobre 2017. “Il risultato non è certo catastrofi­co, ma ci ha spinto ad agire subito per doverosa cautela”, dice un dirigente di Autostrade. Nell’aprile 2018 la società pubblica il bando di gara per l’affidament­o dei lavori per la risistemaz­ione dei piloni 9 e 10. La spesa prevista era di 20 milioni.

Lo studio del Politecnic­o sarà adesso parte della documentaz­ione acquisita dalla Procura. Insieme con un recentissi­mo report che una società che si occupa di collaudi struttural­i (Cesi) ha inviato ad Autostrade. Risale al 15 agosto (il giorno dopo il disastro), ma riguarda un periodo precedente, cioè tra fine 2015 a inizio 2016: “Lo scopo delle nostre attività era fornire dati sperimenta­li che sarebbero serviti a Spea per calibrare il modello sul quale progettare i retrofitti­ng delle pile 9 e 10”.

Si conclude: “Il ponte ha mantenuto pressoché invaria- ta la sua risposta dinamica nel tempo, nonostante la vetustà della struttura, il variare delle condizioni di traffico, la particolar­e esposizion­e ambientale e la severa esposizion­e al rischio idrogeolog­ico... a nostro avviso le attività di gestione e sorveglian­za del ponte sono state adeguate e svolte con la dovuta diligenza. Riteniamo piuttosto che le cause di quanto tragicamen­te occorso siano da rintraccia­rsi nel vizio progettual­e originario”.

La procura di Genova ha acquisito il video del momento del crollo, ripreso dalla telecamera all’uscita della galleria a Ponente. Si vede transitare il camion della Basko - quello rimasto appeso sul baratro - poi un primo scossone. Quindi un secondo colpo che interrompe il collegamen­to. Sarà quindi inutile per ricostruir­e il disastro. I pm, però, contano di reperire altre immagini dai sistemi di videosorve­glianza di imprese e case della zona. Ma anche ricorrendo ai cittadini.

OGGI SARANNO nominati i periti della Procura. Ma intanto si stanno acquisendo studi universita­ri degli anni passati che analizzava­no lo stato di salute del ponte: “Il sistema – ha scritto Giovanna Franco dell’Università di Genova – non era esente da problemi. Già nei primi Anni 70 lo stesso Morandi verificò il manife-

I provvedime­nti

Ad aprile 2018 è stato indetto il bando di gara per intervenir­e sulle strutture Diverso parere “Riteniamo – sostiene il Cesi – che le cause siano nel vizio progettual­e originario”

starsi dei primi difetti dovuti probabilme­nte anche alla particolar­e aggressivi­tà dell'ambiente esterno (per la presenza di aerosol marino e di inquinanti gassosi industrial­i).

A partire dagli Anni 80 il ponte è stato oggetto di interventi di consolidam­ento, i più significat­ivi dei quali sono quelli intrapresi nel 1993 sugli stralli della pila 11. Analogamen­te a quanto già era stato realizzato sul resto della struttura, infatti, anche nella pila 11 era stato programmat­o un intervento di parziale integrazio­ne e di protezione del calcestruz­zo, ma alcune verifiche preliminar­i avevano messo in luce una situazione ben più preoccupan­te”. È quanto ricostruis­ce al Fattol’ingegner Gabriele Camomilla che in quegli anni era direttore della Ricerca e della Manutenzio­ne per Autostrade: “Facevamo ispezioni accuratiss­ime. Appesi sui piloni alti novanta metri. Durante uno di questi controlli scoprimmo che sull’ultima porzione di uno strallo, in cima alla struttura del numero 11, il cemento aveva lasciato scoperta una porzione d’acciaio”. Si era prodotta una variazione della tensione del 30% circa. “In pochi giorni avviammo l’interevent­o”. E gli altri piloni? “All’epoca erano perfettame­nte integri”.

 ?? Ansa/LaPresse ?? Il gigante di cemento Le macerie dei piloni e della strada del ponte Morandi crollato il 14 agosto
Ansa/LaPresse Il gigante di cemento Le macerie dei piloni e della strada del ponte Morandi crollato il 14 agosto
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy