Vacanze estive È giusto tenere le scuole attive anche d’estate per gli studenti?
Caro Direttore, data l’età, non riesco a dormire bene come una volta: da anni durante gli intervalli mi interesso alle rassegne stampa per vedere cosa dicono i giornali. Ovviamente la mia preferita è la prima pagina del Fatto : purtroppo da circa un mese, da quando è iniziata la “battaglia” per le nomine Rai, i notiziari della stessa e anche di Sky sono diventati piuttosto restii a far vedere il nostro giornale, preferendogli testate che, secondo me, sono di pura fantasia e introvabili in edicola. In questi giorni nella rassegna stampa Rai, con ospiti, come recita il titolo, si possono ascoltare lunghe disquisizioni su titoli dei “giornaloni” non ancora impaginati, e dunque suscettibili di cambiamento, che dovrebbero indurre a maggior cautela. Ultimamente è molto presente un giornalista de La Stampa che straparla con il conduttore, facendo così vedere poco certi giornali. Ora una rassegna stampa dovrebbe far vedere ciò che viene pubblicato, non dilungarsi in elucubrazioni, che spesso finiscono per parlare male del Fatto . Capisco che tutti i salmi debbano finire con il Gloria, ma non mi è chiaro di cosa abbiano timore gli officianti di turno. Me lo può spiegare? Approfitto dell’occasione per far notare anche che, verso l’alba, fanno vedere persino le pagine interne dei giornali: mai una volta che ne compaia una del nostro. Evidentemente il Fatto è tutto prima pagina e distintivo. Caro Franco, se tutti mostrassero i fatti del Fatto poi dovrebbero spiegare perché altre testate non li riportano. Troppo complicato. Non posso negare la rabbia e la grande delusione da cittadino di questo paese per quello che è successo a Genova. Distruzione, feriti, morti: in Italia non sappiamo nemmeno controllare le nostre infra- GENTILE SIGNOR FELTRI, anche lei, evidentemente, è entrato a far parte della folta schiera che chiede vacanze meno lunghe per gli studenti, scuole aperte d'estate e insegnanti che lavorino anche in questo periodo. A 63 anni, 33 di insegnamento, una laurea specialistica, pubblicazioni, il mio stipendio è di 1.820 euro mensili (mi piacerebbe conoscere il suo, di stipendio). Ho terminato il lavoro, fra presidenza di commissione di maturità e esami di recupero nella mia scuola il 20 luglio. Ho diritto a 36 giorni di ferie (nell'anno scolastico non posso prendere ferie), escluse le domeniche. Un bocconiano come lei saprà fare di conto e comprenderà quanto sia "lunga" la mia pausa feriale. Inoltre, la invito a venire nella mia scuola un giorno di luglio o di agosto: nelle aule a 33 gradi non oserebbe entrare nessuno per seguire un "corso per ottenere i crediti necessari" (solo lo scriverlo mi fa venire da ridere). In ogni caso, a luglio oramai tutte le scuole sono in piena attività, almeno fino al 20, per i corsi di recupero. Il resto sono ferie (obbligatorie d'estate). O vuole abolirle per noi insegnanti? GENTILE PROF. LO CICERO, io ho rilanciato un dibattito aperto dall’Economist: le vacanze troppo lunghe aggravano le differenze tra studenti che vengono da famiglie abbienti e quelli che hanno genitori più poveri. I primi hanno mille stimoli e opportunità, vanno all’estero a studiare inglese, visitano città e musei, gli altri stanno a casa davanti alla tv o a giocare nei campetti, quando sono piccoli poi rappresentano un salasso per le famiglie che devono pagare baby sitter e centri estivi. Vari studi hanno dimostrato che vacanze lunghe distruggono parte di quanto appreso nell’anno, e il danno è maggiore tra gli studenti di ceto più basso. Mi sembra un dibattito importante che non può essere svilito a una strutture e il nostro territorio. Ci vantiamo di essere una nazione all’avanguardia, invece siamo sempre alle solite tragedie italiane. DIRITTO DI REPLICA
In riferimento all’articolo “Salerno-Reggio Calabria. Perché è ancora incompiuta”, pubblicato il 14 agosto, va precisato quanto segue: 1. La A2 è già oggi una delle migliori autostrade italiane, con livelli di servizio superiori a molte delle au- questione di condizionatori nelle aule o alla classica difesa corporativa. Gli insegnanti non sono pagati abbastanza, ma continuano ad avere condizioni di lavoro anacronistiche, con orari frammentati, scarsa valutazione dei risultati e pochi incentivi a fare bene (ci si appella alla loro coscienza). Comunque, invece di ripetere la solita lamentela così frequente nel suo settore, si guardi intorno: scoprirà che in Italia sono in molti, moltissimi, a invidiarle il suo posto fisso, i suoi 1800 euro al mese, le sue domeniche libere e le lunghe ferie (farle d’estate mi sembra un privilegio, non una condanna). Possibile che ogni dibattito sulla scuola diventi una questione sindacale sugli insegnanti? Che tristezza. tostrade a pedaggio, e non presenta alcun tratto pericoloso;
2. Il notevole incremento dei flussi di traffico registrato sulla A2 negli ultimi tre anni dimostra che gli utenti hanno apprezzato la nuova autostrada, con positivi effetti per il turismo in Campania, Basilicata e Calabria;
3. La ridenominazione dell’itinerario in Autostrada del Mediterraneo non è stata un’operazione di marketing ma è stata accompagnata da una intensa attività di valorizza- zione del territorio servito dall’arteria, con un portale, un’app dedicata e una cartellonistica concordata con le Regioni interessate; 4. Le dichiarazioni dell’assessore Rossi riportate nell’articolo sono state da lui stesso chiarite e rettificate il giorno dopo, visto che anche in Calabria gli itinerari e la cartellonistica sono stati individuati con la Regione e i comuni interessati; 5. Tutti i gestori autostradali del mondo organizzano i lavori nei periodi di minore densità del traffico: L’Anas pretende di convincere i lettori del Fatto che la Salerno-Reggio Calabria è la migliore e più sicura autostrada d’Italia. Facendo finta di dimenticare: 1) L’autostrada non è mai stata finita anche se l’Anas il 22 dicembre 2016 organizzò con il governo di allora una inaugurazione grottesca.
2) Ci sono 59 chilometri vecchi di decenni in non buone condizioni che dovevano diventare a tre corsie e sono rimasti a due.
3) Gli improvvisi passaggi da tre a due corsie sono molto pericolosi.
4) Per dare l’impressione che la Salerno-Reggio Calabria fosse davvero nuova l’Anas le cambiò nome da A3 a A2.
5) Per far sembrare meno decrepiti i tratti non rifatti Anas sta spendendo 1 miliardo e 600 milioni di euro.
6) I lavori sono in corso e ci sono circa 40 cantieri in attività che di certo non migliorano la circolazione. Al momento sono fermi per evitare guai in concomitanza con gli esodi, ma riapriranno a settembre e saranno dolori per gli automobilisti.
7) È lodevole l’intenzione Anas di fare di quell’autostrada una smart road e di metterla a servizio del territorio. Però forse sarebbe opportuno che nel frattempo l’azienda delle strade si prodigasse per finire davvero i lavori senza perdersi in quella colpevole inconcludenza che finora è stata la cifra della Salerno-Reggio Calabria.