C’era una volta la principessa alcolizzata: ecco la favola del “Disincanto” di Groening
Da oggi su Netflix la nuova serie firmata dal papà dei Simpson
Dimenticatevi i regni incantati disegnati da Walt Disney. C’è un nuovo cartone animato, in onda da oggi su Netflix e partorito dalla matita politicamente scorretta di Matt Groening – il papà de I Simpson e di Futurama – che si intitola Disincanto ( Disenchantment nella versione originale).
LA SERIE, articolata in 10 episodi, segue la storia di Bean, una principessa alcolizzata, il suo compagno Elfo e il suo “demone personale” Luci, che vive in un regno medievale noto come Dreamland. La cifra dell’autore è inconfondibile: il mondo di Disincanto, pur facendo riferimento al fantasy invece che alla fantascienza, assomiglia molto a quello di
Futurama. È popolato di personaggi cinici che, nonostante ciò, non rifuggono l’amicizia e compiono buone azioni più per caso che per scelta. Cerca sempre il ribaltamento dei classici schemi narrativi, con personaggi apertamente egoisti e malvagi che finiscono per essere i buoni. Ma soprattutto, tolti gli orpelli narrativi, è un mondo che assomiglia molto più al nostro presente che al passato.
Chi ama l’ironia auto-consapevole di Groening, i suoi continui riferimenti all’attualità filtrati attraverso un’ottica surreale e fantastica, apprezzerà anche questa nuova serie. Per Matt Groening è la terza “creatura” portata sullo schermo. In un’intervista aveva affermato che con Disincanto voleva “creare una ‘parentela’ con I SimpsoneFuturamasen
za renderli la stessa cosa”. Sono trascorsi 31 anni da quando il giovane fumettista di Portland si presentò all’emittente televisiva Fox – che allora era Fox Broadcasting Company – per proporre i suoi personaggi “ingialliti”, che avrebbero poi dato vita alla sit-com di maggiore successo nel mondo.