MA ALLA FINE NON È CHE CI HANNO PERSO?
IERIMATTINA Il Sole 24 Oreci aveva fatto preoccupare: pare, sembra, si dice che i Benetton non abbiano fatto questo grosso affare a prendersi le autostrade. Dice: “La gestione di 27 tratte autostradali ha generato per Autostrade per l’Italia tra il 2001 e il 2017 ricavi da pedaggio per 43,7 miliardi”. Sì, è vero, mancano altre cinque tratte e pure “altri ricavi come le royalties per le aree di servizio e quant’altro”, però vabbè: non stiamo mica lì a sottilizzare. Un sempliciotto direbbe: comunque è sempre una bella cifretta. Ma quando mai? E le spese, signora mia, le spese? E via col conto della serva: cinque miliardi in manutenzione, 13,6 di investimenti, 7 miliardi di stipendi, un paio di spicci pure all’Anas e, se non bastasse, 5 miliardi di tasse. Dice: vabbè, restano comunque 9 miliardi... Ma magari, caro lei, qua non si finisce più: altri 7,2 miliardi, in- fatti, se ne sono andati in “oneri finanziari a sostegno del debito, nel quale rientra anche quello contratto per l’acquisto di Autostrade ai tempi della privatizzazione”. I profitti veri e propri, insomma, sarebbero la miseria di 2,1 miliardi in 17 anni e ai Benetton, detratte pure le riserve (e che sfiga!), ne tocca solo il 30%: “In modo molto sommario si può dire che alla famiglia di Ponzano Veneto siano andati circa 600 milioni”. Poracci, ma chi glielo ha fatto