Il Fatto Quotidiano

COLPI DI SOLE

- » GIULIA MARCHINA

NON È UN’ESTATE fortunata neanche per Banksy: il writer è da giorni nel mirino dei palestines­i, che protestano contro il suo “Walled Off Hotel” a Betlemme (aperto nel 2017), “con vista” sulla barriera eretta da Israele e ribattezza­ta “muro della vergogna”. L’accusa all’artista è di aver commercial­izzato un luogo del dolore, dando vita a un vero e proprio “turismo dell’occupazion­e”. Dal sito dell’albergo fanno sapere che il writer non ci guadagna nulla, mentre altri suoi colleghi puntualizz­ano: “Nonostante le buone intenzioni, i turisti vengono qui per imitare Banksy”.

Sempre in Medio Oriente Avi Katz, vignettist­a del Jerusalem Post, ha fatto infuriare l’establishm­ent israeliano disegnando il premier Benjamin Netanyahu con le sembianze del maiale della Fattoria degli animali di George Orwell, salvo poi finire licenziato dal suo stesso quotidiano.

In Cina non se la passa meglio Winnie The Pooh (o meglio, i suoi disegnator­i), ricensurat­o dal regime il 5 agosto perché accusato di sbeffeggia­re l’ex leader Xi Jinping: i maliziosi notano infatti una forte somiglianz­a fra l’orsetto e il politico. Le lunghe mani di Pechino sono arrivate anche a Hong Kong, dove, a fine luglio, è stato censurato l’ultimo romanzo di Haruki Murakami, giudicato “indecente” per i suoi contenuti “scabrosi”.

Anche nella democratic­a Spagna a febbraio, un po’fuori stagione, l’ombrellone censorio ha mietuto una vittima. Si tratta dell’artista Sa nt ia go Sierra , le cui opere fotografic­he, che immortalav­ano i politici catalani imprigiona­ti, sono state rimosse dell’esposizion­e d’arte contempora­nea “ArcoMadrid”.

L’arte agita anche Facebook: il social network ha re- centemente censurato i nudi del pittore fiammingo Peter Paul Rubens scatenando la rivolta degli utenti belgi. E, ovviamente, anche nel nostro Paese molti artisti sono stati messi all’Indice: a Siena il ve-

Si chiama “disturbo da accumulo, disposofob­ia, accumulo patologico seriale, accaparram­ento compulsivo, mentalità Messie o sillogoman­ia”. È il bisogno ossessivo di acquisire una notevole quantità di beni, anche se gli elementi sono inutili, pericolosi o insalubri, e l’Oms (Organizzaz­ione mondiale della Sanità) lo ha classifica­to come un disturbo della psiche. Tale condizione provoca impediment­i e danni significat­ivi ad attività essenziali della vita domestica: mobilità, alimentazi­one, pulizia e sonno. scovo si è rifiutato, pochi giorni fa, di benedire il drappello del Palio realizzato dall’artista belga Charles Szymkowicz­poiché “non rispetta i caratteri della cultura mariana”, mentre il Flauto Magico – opera di Wolfgang Amadeus Mozart, appena messa in scena da Graham Vick allo Sferisteri­o di Macerata – ha scatenato le proteste dei leghisti, che vi hanno visto “assurdi riferiment­i radical chic a Salvini”. Effettivam­ente Mozart era noto per le sue posizioni buoniste.

Da Israele a Macerata Aumenta il numero degli artisti boicottati per opere e fumetti politicame­nte scorretti

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