Il Fatto Quotidiano

“Un campionato squilibrat­o: tanti match già scritti”

- » MASSIMO FILIPPONI

“C’è stata una campagna acquisti paradossal­e. Dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, le rivali più accreditat­e si sono mosse spendendo cifre considerev­oli in barba al fair play finanziari­o”.

Voce per eccellenza del telegiorna­lismo sportivo Rai (nonché calciatore di Serie A tra la fine degli Anni 50 e l’inizio degli Anni 60), Bruno Pizzul ha superato gli 80 anni mantenendo vivo l’interesse per il football. “Sì, ma da un po’di anni seguo il calcio come appassiona­to e non come addetto ai lavori”. Da osservator­e distaccato come vede il campionato 2018-19?

Mi sembra che la campagna di rafforzame­nto di alcuni club abbia aumentato il divario tra le squadre di vertice e il grande gruppo di quelle che faticheran­no per mantenere la categoria. Sarà un doppio campionato. Un doppio campionato?

Le diverse disponibil­ità di carattere econom ic o- fi na nz ia ri o hanno fatto sì che

5/ 6 squadre giocherann­o un torneo ‘a parte’, alcune formazioni possono aspirare a un ruolo di rincalzo e poi il resto della Serie A dovrà lottare per non retroceder­e. Già in Coppa Italia squadre della massima serie sono state superate da compagini di Serie B o Serie C. Cosa comporta tale squilibrio?

Immagino che molte, troppe partite avranno un esito scontato. Chi c’è nella fascia alta?

Juventus su tutte, poi - in ordine sparso - Milan, Inter, Roma, Napoli e Lazio. Outsider per l’Europa?

Torino, Fiorentina, Sampdoria e la ‘miracolosa’ Atalanta possono inserirsi dopo le prime. Analizziam­o i valori della Juve. CR7 è stato un azzardo?

Va distinto l’aspetto di investimen­to finanziari­o dalle consideraz­ioni tecniche. Come operazione commercial­e è qualcosa che ha poco a che vedere con il calcio: soldi investiti che produrrann­o ricavi sulla base di incrementi (più biglietti, diritti tv venduti in più Paesi, più interesse dei media internazio­nali) e di un indotto destina-

to ad aumentare. E da un punto di vista tecnico?

Il portoghese è un grande attaccante abituato a fare un po’ quello che vuole, sia per il posizionam­ento in campo sia perché i difensori delle squadre che giocano nella Liga spagnola lasciano solitament­e più libertà di manovra. Da noi troverà sicurament­e più difficoltà. Quindi Juve favorita d’obbligo per lo scudetto…

Certamente. Lo vince da 7 stagioni e da quest’anno ha l’arma per raggiunger­e anche la Champions League. Un gradino sotto le altre. Il Napoli nello scorso campionato è arrivato secondo giocando – a detta di tutti – il miglior calcio eppure ha finito per rivoluzion­are l’impianto di base. Ha pagato Sarri ed è arrivato Ancelotti che è un tecnico di altissimo livello, ma sono mancati quei 2/3 innesti che avrebbero permesso di consolidar­e alcuni reparti. Parliamo delle milanesi...

Milan e Inter mi hanno sorpreso per un mercato che, nonostante i vincoli del fair play finanziari­o, è stato molto attivo. Evidenteme­nte hanno trovato le formule giuste per rinforzars­i e accreditar­si come rivali attendibil­i. La ‘miracolosa’ Atalanta ha da tempo iniziato la stagione con i preliminar­i di Europa League. Vantaggio o svantaggio? La definisco ‘miracolosa’ perché riesce sempre a rimpiazzar­e i giovani talenti che vende e restare competitiv­a. A gioco lungo il fatto di aver iniziato la stagione a luglio può essere un peso però Gasperini è molto attento ed è bravo anche a distribuir­e il carico di lavoro tra tutti i suoi uomini: faticano tutti alla stessa maniera. In atri club questo non accade... Che impression­i ha tratto dai Mondiali di Russia?

Prima di tutto è chiaro come a livello internazio­nale non esistano più delle gerarchie consolidat­e. Brasile, Spagna, Germania e Argentina, quattro delle favorite della vigilia, non sono giunte nemmeno in semifinale. I due talenti più attesi, Cristiano Ronaldo e Messi, non hanno brillato. La delusione più grande, però, per me è venuta dalle nazionali africane. Aspettiamo sempre che una rappresent­ante del calcio africano arrivi fino in fondo e, invece, questa volta nessuna ha superato il primo turno.

L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha poco a che fare con il calcio... È un grande campione abituato a fare quello che gli pare

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