Imprenditore suicida e quattro operai deceduti: il lavoro fa strage
▶UN PORTUALE
schiacciato da un carrello. Un edile precipitato dall’altezza di sette metri. Un addetto alle manutenzioni ferroviarie morto per l’esplosione di un tubo ad alta pressione. Un operaio folgorato da un impianto elettrico. Un imprenditore suicida dopo il fallimento della sua azienda. Il bilancio drammatico di ieri ricorda come il lavoro e le crisi economiche continuano a mietere vittime nel nostro Paese.
Il primo episodio è successo a Marina di Carrara (Massa Carrara). L’uomo, 40 anni, lavorava al porto, ed era impegnato in operazioni di carico e scarico. Era vicino a una gru quando è stato travolto dal fork lift, mezzo che viene utilizzato per sollevare container e grossi carichi. Michael Romano, invece, era un operaio edile di 62 anni residente a Castelliri (Frosinone). Ieri mattina era in servizio sul tetto dell’azienda Smet Spa. Era intento a svolgere manutenzioni sul capannone industriale quando è precipitato dall’altezza di sette metri. Una dinamica purtroppo frequente nelle costruzioni. Anche nella stazione ferroviaria di Joppolo, in Provincia di Vibo Valentia, ieri si è verificato un incidente sul lavoro con la peggiore delle conseguenze. A causa dell’esplosione di un tubo ad alta pressione, è morto un operaio impegnato nelle opere di manutenzione da una ditta in appalto. Soccorso dai medici, per l’operaio non c'è stato niente da fare. Ancora, a Monte San Savino (Arezzo), un lavoratore di soli 33 anni è rimasto folgorato mentre lavorava a un impianto elettrico. È stato rianimato e trasportato d’urgenza in ospedale, ma poche ore dopo il suo cuore ha smesso di battere.
In quella che non può che essere definita una giornata nera, c’è stato spazio anche per il suicidio di un imprenditore. Gaetano Saviotti (61 anni) titolare della Nuova demolizioni Sas di Rivoli (Torino) si è gettato dal tetto di un capannone della ditta. A quanto si apprende, soffriva di depressione: l’azienda era fallita la scorsa primavera. “Era tutta la sua vita”, racconta chi lo conosceva bene.