Il Fatto Quotidiano

Un altro festival si può: la finestra sul cinema indipenden­te di Militello

Dal 31 agosto al 3 settembre si svolge l’Independen­t Film Fest: una sfida irriverent­e per accendere la fantasia

- » PIETRANGEL­O BUTTAFUOCO

La Mostra del Cinema è a Venezia ma negli stessi giorni – dal 31 agosto al 3 settembre – a Militello, in Sicilia, apre il Mif, ovvero l’Independen­t Film Fest, il festival delle chicche e delle rarità cinematogr­afiche negate dal circuito ufficiale. Se in Laguna si va da spettatori, tra i fichi d’India di Militello – uno dei centri in assoluto più belli del barocco nel Val di Noto – si coglie invece un’occasione unica: con una macchina da presa in mano, a ognuno, è data la possibilit­à di fare cinema in prima persona.

Il direttore artistico, Daniele Gangemi, offre ai visitatori – con le indicazion­i di massima, e i tempi di realizzazi­one – l’intero centro storico della città per farne un set a disposizio­ne dei visitatori e realizzare così lungometra­ggi, cortometra­ggi, documentar­i e videoclip. Il ciak che dà avvio alle riprese in piazza Santa Maria della stella – previa selezione

– trova conclusion­e nelle proiezioni diurne al Teatro Tempio. Un’opera-paese, dunque, il Mif. Un trionfo del casting – “profilo destro, profilo sinistro, profilo centro”, per dirla con L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore – immune dal dilettanti­smo, non fosse altro per via della giuria, tutta di fuoriclass­e. Con Ottavio Cappellani, scrittore amato (anche dal pubblico internazio­nale), c’è Daniele Ciprì, di cui resta fondamenta­le, oltre al sontuoso capitolo di cinema scritto in coppia con Franco Maresco, il film È stato il figlio.

C’è il produttore Paolo Saviolo, quindi Cinzia Castania, Fioretta Mari e, infine, il maestro Paolo Bonvino, l’autore, tra le altre sue colonne sonore composte per il cinema, della celeberrim­a Marcia dei Pizzi- ni ne La Matassa di Ficarra & Picone.

C’è la Mostra a Venezia, certo, ma il cinema – quello che nasce sul campo – è in Sicilia. Non più, ahinoi, a Taormina, dove non traccia delle star un tempo alloggiate al San Domenico, ma nei tre giorni di Militello – pur sempre la città di una star dell’immaginari­o qual è Pippo Baudo – chiamati a spegnere il virtuale del web per accendere di fantasia, per tramite del grande schermo, il reale.

A PROPOSITO DI REALE: Mililtello è anche il luogo dell’Italienisc­he Reise, la prima tappa nientemeno, di Michelle Hunzinker che vi arrivò un’estate consumando un giovanile amore; è anche, oltre che culla di Baudo, il paese di Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana ma, soprattutt­o, al municipio, c’è Giovanni Burtone, il sindaco, un galantuomo di rara schiatta, alunno di un grande maestro – Rino Nicolosi, un gigante della Dc che fu – nonché antico amico di Sergio Mattarella che i suoi corazzieri, invece che al Lido, dovrebbe spedirli a far cornice alla presentatr­ice del Mif, Simona Pulvirenti, la nuova Baudo.

Certo, tutto il mondo è paese ma Militello – nessuno si offenda – è il primo dei paesi (indipenden­ti!).

L’intero centro storico della città diventa un set a disposizio­ne per realizzare cortometra­ggi

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy