Il Fatto Quotidiano

Il libro del potere è diventato come quello della giungla

Una guida per chi vuole arrivare ai vertici. E che sembra parlare dell’Italia

- » FURIO COLOMBO

Credo che il pensiero guida del libro di cui sto per parlare ( Le 48 leggi del poteredi Robert Greene e Joost Eiffers) sia stato di offrire un manuale di competenza e di guida a coloro che si occupano di potere, cioè tutti. Il potere, infatti, esercizio o tentato esercizio di esso, compiacime­nto, meta o progetto di vita, opposizion­e o tentata resistenza, è infatti divenuto, come un tempo l’amore, la forza, la saggezza, la preveggenz­a, il punto di riferiment­o nei tre stadi fondamenta­li: cercare il potere, avere il potere, combattere il potere.

L’autore non sa di avere Italia, un Paese che è la casa madre del suo testo, una sorta di palestra esemplare per questa versione (come avere e come esercitare il potere) di questa sua palestra di arti marziali. Fin dalla copertina, il libro di Greene avverte che l’acquisizio­ne del potere non è come un titolo nobiliare o accademico, che si realizza nel momento in cui viene conferito. Piuttosto avere potere è sempre soltanto un inizio.

Il potere richiede di essere controllat­o e ricreato in ogni istante. Fin dalla copertina il libro avverte che “il punto uno” è“non porre mai in ombra il capo”. E infatti giornali e telegiorna­li italiani, da quando l’Italia ha un governo gialloverd­e ( due vice- consoli sempre all’attacco e un primo ministro di buone maniere) hanno prontament­e calibrato i tempi e gli spazi, in modo che ciascuno dei due contitolar­i del potere abbiano molta visibilità quotidiana, con particolar­e attenzione per lo stile rabbioso di uno dei due, e a quello para- religioso dell’altro. Ma tengono conto anche della regola due che dice: “Imparate ad approfitta­re dei nemici”. La nuova scuola italiana del potere a doppia guida non fa altro. Il potere di prima, si capisce fin d’ora, è perennemen­te presente (e colpevole), e si capisce che non uscirà mai di scena, per rispondere di tutto, da adesso a dopodomani. Greene, se passasse dall’Italia, dovrebbe comunque aggiungere al suo utilissimo vademecum del potere, una regola o una nota in più: non dimenticat­evi di esaltare (notandone la gravità e il pericolo) i “poteri forti”, una lista che cambia sempre a seconda di chi dà torto ai nostri neo potenti, o della misteriosa immaginazi­one del sacro verbo della rete. Ma il libro del potere è come il libro della giungla. Ogni giorno nuovi animali. E, se non sono venuti per dare una mano al potere, dovremo imparare a combatterl­i.

 ??  ??
 ??  ?? Le 48 leggi del potere Robert Greene Pagine: 639 Prezzo: 18 e Editore:Baldini + Castoldi
Le 48 leggi del potere Robert Greene Pagine: 639 Prezzo: 18 e Editore:Baldini + Castoldi
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy