L’incontro con Orbán fa tremare Conte
Alle 17 a Milano il vertice “privato”. Ma è in prefettura
Il
copione della vigilia è quello dell’attesa: tutto dipenderà da quello che il ministro Matteo Salvini dirà in conferenza stampa al termine del suo incontro – oggi alle 17 – con il primo ministro ungherese Viktor Orbán.
Così, a Palazzo Chigi, tendono a minimizzare e sottolineano che i colloqui con “quelli di Visegrad” li portano avanti tutti, compreso il presidente Giuseppe Conte, che questa mattina incontra il presidente ceco Andrej Babis. Eppure, al di là delle dichiarazioni ufficiali, il “bilate ral e” convocato di sua sponte dal ministro dell’In- terno tutto è stato tranne che gradito.
NEI GIORNI SCORSI, att raverso un comunicato firmato dai capigruppo di Camera e Senato, il Movimento 5 Stelle ha pubblicamente espresso la sua perplessità, precisando che l’inc ont ro non avveniva in rappresentanza del governo. Difficile sostenere la tesi nel momento in cui Matteo Salvini ha deciso di accogliere il leader ungherese nella sede della prefettura di Milano.
L’appuntamento, tra l’altro, arriva a nemmeno una settimana di distanza dal vertice tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Mila- nesi e il suo omologo di Budapest Peter Szijjarto: un incontro avvenuto nel pieno della crisi umanitaria della nave Diciotti e che si è conclusa con il rifiuto dell’Ungheria di aiutare l’Italia nell’accoglienza dei 177 migranti.
D’altronde, il governo Orbán è quello che ha recintato i confini nazionali con il filo spinato e che sta combattendo la battaglia “in difesa del- la cristianità”, lo stesso che conta quota zero nel bilancio dei ricollocamenti europei e che è contrario alla riforma del Trattato di Dublino. E se per Moavero il dialogo con Budapest continua a essere all’insegna delle “dissonanze”, il suo collega ungherese ha apprezzato le ultime mosse del governo italiano: “L’Ungheria ha già dimostrato che i confini di terra ferma possono essere difesi – ha detto Szijjarto la settimana scorsa –. L’A ustralia e l’Italia hanno dimostrato che anche i confini marittimi possono esserlo”. Proprio quello australiano è il modello a cui il titolare del Viminale ha detto di voler arrivare: “Evviva la civile e seria Australia”, ha twittato ieri, commentando la notizia che in Australia è arrivato il primo barcone in quattro anni e i migranti sono stati tutti arrestati.
Opposizione
Il Viminale festeggia l’arresto dei profughi in Australia Sinistra e Ong oggi in piazza
IN CONTEMPORANEA con il vertice Salvini-Orbán, oggi pomeriggio, le associazioni Insieme senza muri e I sentinelli di Milano hanno promosso una manifestazione di protesta a San Babila: all’appello hanno aderito numerose Ong e sigle come Anpi, Arci, Cgil e Acli. In piazza ci sarà anche LeU, Possibile e alcuni esponenti del Pd.