La pagoda della Santanchè turba l’estate di Pietrasanta
Versilia Il regolamento del Comune consente soltanto ombrelloni in spiaggia. Ma il sindaco: “A me non dispiace”
La pagoda della discordia. A portare la bufera in Versilia non è la libecciata di questi giorni, ma una capanna. È fatta di legno e paglia, come quella dei tre porcellini, però a buttarla giù non è il lupo cattivo, ma un esponente del Pd, Ettore Neri che, con un’interrogazione in consiglio comunale, il 13 agosto, ha chiesto se il manufatto avesse i permessi per stare lì. A giudicare dal procedimento di infrazione edilizia, avviato dagli uffici del Comune di Pietrasanta, forse no, e la pagoda rischia di essere demolita a fine stagione.
LA STORIAappassiona perché l’inquilina della capanna è nientemeno che la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè. Durante lo stop estivo ai lavori parlamentari, la politica piemontese si rilassa, a pochi passi dalla riva, all’ombra della maxi pagoda, fornita di wi-fi ed elettricità, secondo gli standard elevati del Twiga, stabilimento amato dai vip, di cui la “Pitonessa” è azionista, insieme a Flavio Briatore.
“Secondo lei abbiamo messo questa struttura senza chiedere le autorizzazioni? Abbiamo chiesto tutto ciò che dovevamo, infatti non sono assolutamente preoccupata per i controlli che faranno”, aveva dichiarato la senatrice, al f at to q uo ti di an o. i t . Ma la vicenda non si è fermata qui e, in perfetta atmosfera versiliese da Sapore di mare, Daniela Santanchè ha tirato in ballo aspetti della vicenda che trascendono l’ar chitet tura della capanna. “Questo è un attacco personale da parte di un consigliere che ha la tenda a cinque metri da me, nello stabilimento accanto, ed è abbronzato solo a sinistra perché guarda sempre dalla mia parte, forse per debolezza del sesso maschile, non so”, ha detto lei.
Non si è fatta attendere la risposta di Ettore Neri. “Mi permetto di deludere la suddetta: il mio gusto estetico mi impedisce di osservarla”, ha scritto il consigliere comunale del Pd sul proprio profilo Facebook. Non pago, Neri ha pure postato un meme di se stesso, ma abbronzato solo a metà, accanto alla senatrice che gli indirizza un dito medio. Non esattamente due cuori e una capanna.
Nella bagarre di mezza estate si è inserito pure il sin- daco di Pietrasanta Alberto Giovannetti, eletto due mesi fa per il centro destra, al ballottaggio, per un pugno di voti, contro lo stesso Ettore Neri. “La pagoda del Twiga? Ci sono gli uffici preposti, che devono esaminare i rilievi e trarre le conseguenze. Ho la mia interpretazione, ma non sono io a decidere” fa sapere al Fatto il primo cittadino.
Ma il Piano di Utilizzo degli Arenili del Comune di Pietrasanta parla chiaro. “Prevede che in spiaggia si usino solo tende o ombrelloni tradizionali per ripararsi dal sole”, spiega Rossano Forassiepi, ex assessore all’urbanistica del Pd e ingegnere. L’avvio del procedimento di infrazione nei confronti del Twiga, poi, rimanda all’articolo 18, in cui si legge che sono consentiti solo “modesti manufatti di legno ad uso servizi igienici, docce e cabine”. Il sindaco, con delega all’Edilizia e all’Urbanistica, rilancia: “Come succede in Italia, le cose si possono interpretare. A me non dispiace una costruzione del genere. È una scelta imprenditoriale. Se l’associazione dei balneari vorrà le pagode, tra un anno cambieremo il Piano di Utilizzo degli Arenili. È fermo al 2012? Sì, può darsi”, annuncia Giovannetti. Che si leva un sassolino: “Quella pagoda, forse un po' più piccola, c’era da anni, ma guarda caso il consigliere del Pd Neri si è svegliato solo adesso”, insinua il primo cittadino. Sigla e appuntamento alla prossima puntata.
La replica
”Il consigliere Pd che la vuole demolire ha la tenda a 5 metri da me, è una cosa personale”